venerdì 14 dicembre 2007

CHE SUPEREROE SEI?


Qualche giorno fa ho trovato per caso su internet il Superhero Quiz. In base ad una serie di domande, il quiz ti dice che supereroe sei... o saresti, se fossi un supereroe... Insomma, qual è il supereroe con cui hai più affinità.
E' un giochino inutile ma divertente.

Io sono l'uomo ragno, e voi?

venerdì 7 dicembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - EPILOGO



Ritornando da Montedoro, Sly si beava soppesando ancora una volta il sacchetto di monete d’oro che conteneva il compenso pattuito con il Conte di Migliavacca, più una generosissima mancia elargita dalla contessina Stella per riconoscenza.

“Sono ricco! Finalmente ricco!” meditava Sly, talmente felice che gli pareva di camminare sollevato da terra. Poi, mentre allungava per l’ennesima volta la lista di tutto ciò che avrebbe comprato con quei soldi, una voce familiare attirò la sua attenzione.

- Sly! Sly!

Maia, la cartomante, gli stava correndo incontro con aria stravolta.

- Cosa c’è, Maia? Non mi avrai fatto ancora le carte, vero?

- Stavolta le carte non c’entrano, Sly, guarda là!

Lente volute di fumo si alzavano nel cielo dalla direzione della casa del cacciatore di taglie.

- Ma cosa…

- Una donna con un serpente tatuato sul braccio è passata da casa tua, Sly. L’ho vista mentre si allontanava, e mi ha detto che ti aveva lasciato un regalino perché ti ricordassi di lei. Poi ho cominciato a sentire puzza di fumo e…

Ma Sly non ascoltava più: svoltato l’angolo era rimasto annichilito dalla sconcertante visione del suo appartamento (meglio dire ex-appartamento) completamente distrutto dalle fiamme…

…nonché, ovviamente, dalla terrificante visione della signora Erselinda Mogg, con lo sguardo truce ed il mattarello brandito come una clava, che cingolava verso di lui con la furia di un cavaliere dell’Apocalisse.

- Signor Tarantola! MI DEVE DEI SOLDI!!!


FINE.




Con questo capitolo si conclude la prima avventura di Sly Tarantola. Spero che per voi sia stato divertente leggerla quanto per me lo è stato scriverla.
Diciotto capitoli sono stati parecchi, anche in termini di tempo: non pensavo di impiegare quasi tre mesi per pubblicarli tutti! Ora attendo di sapere cosa ne pensate: qualsiasi commento (nel limite della decenza, ovvio ^__^) è bene accetto!

Adesso a Sly Tarantola concederò un periodo di ferie: per la prossima avventura ci sarà da aspettare un po'... Ma non temete, ne varrà la pena: per disegnare le vignette che accompagnano ciascun capitolo ho ingaggiato nientemeno che le ragazze di EdenStudio! (ho dovuto promettere colorazioni gratis per un paio di generazioni, ma alla fine hanno accettato! ^__-). Così questa volta avrò il tempo di colorarle.

Aspettando Sly cambierò un po' genere, e con l'anno nuovo tenterò un esperimento "interattivo". Speriamo che funzioni! Ho già (quasi) tutto pronto, ma non voglio anticipare troppo. Tra qualche post sarò più chiaro.
Nel frattempo commentate, commentate, commentate!

Luca.

martedì 4 dicembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 17


Erano passati solo pochi giorni dal salvataggio di Stella e lo scandalo che ne era conseguito costituiva il principale argomento di conversazione in tutto il paese. Sly, eroe della situazione, era diventato una specie di celebrità tanto che la signora Mogg era diventata addirittura orgogliosa di averlo come inquilino, e raccontava a tutti di aver sempre saputo che Tarantola, nonostante le apparenze, era una brava persona. A questo pensiero paradossale il cacciatore di taglie si lasciò sfuggire un sorrisetto, ma venne riportato alla realtà dal rumore di qualcuno che bussava alla porta. Si trattava di Uber, che, seppure contuso e con un braccio al collo, era venuto a portargli un messaggio.

- Uber, che piacere! Come mai da queste parti?

- La contessina Stella di Montedoro desidera incontrarla, signor Tarantola. Intende saldare il compenso che le spetta per avere ritrovata. Sarebbe disponibile…


- Anche subito!


E i due si incamminarono.


- Sai, Uber, ho sentito dire che Stella non ha altri parenti prossimi e si è sistemata bene con il patrimonio del padre…


- Esatto, signore.


- E ho sentito anche che Teroldego non è morto schiacciato dalla grata del cancello di Montedoro…


- Esatto, signore. Parte della grata rimane sollevata da terra ed il conte è semplicemente rimasto incastrato sotto di essa.


- Una bella fortuna!


- Dipende dai punti di vista, signore: il conte è vivo, ma è andato in rovina e passerà il resto dei suoi giorni in prigione. Non sono certo che lui consideri la sua posizione come “fortunata”…


- Già… Senti, parlando di fortuna, è stato un bel caso anche il tempismo con cui hai sganciato il cancello proprio mentre lui ci stava passando sotto, vero?


Uber arrossì imbarazzato.


- Uhm… vede, signore, a volte la fortuna va un po’ aiutata…


Sly inarcò le sopracciglia, sorpreso.


- Uber, devo ammettere che sei proprio un uomo pieno di risorse!


- Grazie, signore.


...continua!


venerdì 30 novembre 2007

PROSSIMAMENTE SULLE VOSTRE MENSE...

Speciale Natale 2007 di Capitan Novara.
Storia e testi: Fabrizio De Fabritiis
Disegni: Franco Mora
Colori: Luca Bonisoli

Per saperne di più su Capitan Novara cliccate qui.


domenica 25 novembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 16


La carrozza del conte era lanciata a velocità folle lungo la strada di terra battuta che attraversava le colline fuori dalla città. Ogni sasso, ogni buca, ogni piccolo dosso minacciavano di far rovesciare la carrozza mettendo in pericolo la vita degli occupanti. Ciononostante, il conte spronava Uber ad andare sempre più veloce.
Avevano un certo vantaggio su Sly Tarantola, ma il cacciatore di taglie, che viaggiava più leggero sul suo cavallo, stava rapidamente guadagnando terreno.

- Più veloce, ancora più veloce! Quel maledetto impiccione si sta avvicinando!


- I cavalli non reggeranno ancora a lungo, signore! Sono stremati!


- Non mi interessano i cavalli, servo! Dobbiamo arrivare al castello di Montedoro prima di essere raggiunti!


Uber, continuando a pensare che non aveva scelta se non obbedire agli ordini, frustò ancora una volta gli animali ormai stravolti dalla fatica.

L’inseguimento continuò serrato per qualche altro minuto, poi, proprio mentre la carrozza imboccava il ponte di accesso alla Corte di Montedoro, l’ennesima buca presa a forte velocità fece schiantare il perno che reggeva una delle ruote posteriori della carrozza. La vettura rovinò fragorosamente al suolo trascinando con sé i cavalli e sollevando un enorme polverone.
Quando Sly arrivò, il conte stava già trascinando Stella -traumatizzata ma miracolosamente illesa- verso il cancello.

Teroldego di Migliavacca si accorse del cacciatore di taglie e con gesto fulmineo sfoderò un pugnale e si fece scudo di Stella, puntandole la lama alla gola. La ragazzina lanciò un grido, terrorizzata.

- Indietro, Tarantola! Indietro o l’ammazzo!


- E’ finita, conte! Lasci andare Stella.


Teroldego sogghignò con una smorfia e cominciò ad indietreggiare.


- Non è finita affatto, signor cacciatore di taglie! Quando avrò passato il portone, Uber
abbasserà il cancello e chiamerà le guardie del castello. Farò avvisare la guardia cittadina e le farò dare la caccia per aver tentato di uccidermi! Conosco personalmente il capitano e non mi sarà difficile renderle la vita un inferno! Si è messo contro la persona sbagliata, signor Tarantola!


Il conte proruppe in una risata isterica. Ormai era sotto l’arco di ingresso della Corte di Montedoro.


- Uber! Vai ad abbassare la grata!


Il maggiordomo, che era stato sbalzato dalla carrozza durante l’incidente, si rialzò faticosamente, tentando di ignorare il dolore lancinante delle costole rotte.


- Muoviti, idiota! Vai alla ruota ed abbassa la grata!


Uber si trascinò fino alla la ruota. Afferrò il fermo che reggeva la catena. Gli sarebbe bastato tirare quella leva per far scendere la grata e mettere in salvo il suo padrone.

Esitò.


Sly colse l’occasione, e con le sue ultime energie invocò ancora una volta il potere di Kaunaz, runa del Fuoco, per rendere incandescente l’impugnatura del pugnale.


Tutto accadde molto in fretta. Con un grido di dolore il conte lasciò cadere l’arma, Stella si divincolò dalla stretta e corse verso Sly. Il Conte si lanciò in avanti per agguantare nuovamente la nipote, senza accorgersi che Uber aveva ormai tirato la leva.


La pesante grata di legno scese cigolando e, con un tremendo frastuono, si abbattè inesorabile su Teroldego di Migliavacca.


...continua!



martedì 20 novembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 15



Nel frattempo, nello studio privato del conte, Sly se la stava vedendo brutta.
Schivò un fendente per miracolo.

- Sei brava, Fei Ling. Se non stessi cercando di uccidermi credo che potrei innamorarmi di te…

- Non credo che funzionerebbe: il tuo orgoglio maschile non ti permetterebbe di ammettere che ti sono superiore!

Punto nel vivo, il cacciatore di taglie perse per un attimo la concentrazione; Fei Ling non sprecò l’occasione e lo fece cadere con un calcio ben assestato. Sly si immobilizzò con la spada puntata alla gola.

- Credo di essermi divertita abbastanza con te, cacciatore di taglie. E’ ora che tu muoia.

“Non così in fretta, bella!” pensò il cacciatore di taglie, ed invocò fulmineamente il potere di Kaunaz, runa del fuoco.
Una piccola fiammata divampò davanti agli occhi di Fei Ling, accecandola per un istante. Sly approfittò della distrazione e colpì con un calcio la mano che reggeva la spada, facendo volare l’arma lontano. Poi con un altro calcio sbalzò la donna contro la parete. Fei Ling, sbilanciata, sbattè violentemente la testa contro il muro di pietre. Lampi bianchi le balenarono davanti agli occhi mentre un dolore lancinante la trafiggeva alla base del cranio e tutta la stanza pareva ruotare su se stessa.
Con un balzo Sly si alzò e recuperò la sua spada. Prima che la donna potesse riprendersi, il cacciatore di taglie si avvicinò e vibrò due rapidi fendenti.

Fei Ling non avvertì nulla. Certa che il suo avversario avesse mancato il bersaglio, si protese in avanti per attaccare e fu allora che i colpi di Sly fecero effetto: con un sonoro strappo l’aderente tuta nera di Fei Ling si aprì in due, accasciandosi mollemente al suolo. La giovane donna, impietrita, rimase senza veli davanti al cacciatore di taglie.

Mentre dal cortile giungeva il rumore della carrozza che si allontanava, Sly indicò distrattamente un punto sul corpo di Fei Ling.


- Immagino che quello sia l’altro tatuaggio di cui mi avevi parlato. Non è male, anche se ovviamente io avrei saputo fare di meglio. Ora, se vuoi scusarmi, ho una ragazzina da salvare…

Ridendo un po’ troppo sguaiatamete, Sly rinfoderò la spada e uscì correndo dalla stanza per lanciarsi all’inseguimento del conte.

...continua!


sabato 17 novembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 14


Fuori dalla stalla Uber agganciò i cavalli e condusse la carrozza davanti all’ingresso della rocca. Provava un estremo disgusto per quanto stava succedendo, e questo lo turbava profondamente: in qualità di maggiordomo esperto e addestrato avrebbe dovuto essere del tutto indifferente alle azioni del proprio padrone, concentrandosi unicamente sui compiti che gli venivano assegnati.
Ma la condotta del signor conte non poteva essere tollerata! Quale essere umano degno di tale nome poteva comportarsi con tanta crudeltà verso una bambina di dodici anni?
Sospirando, Uber scosse il capo e si ripetè amaramente che lui era solo un servo, e che certi pensieri non gli competevano.

Poco dopo il conte uscì dalla rocca, trascinando a forza la giovane Stella. Il maggiordomo si sentì mancare, nondimeno fece diligentemente salire in carrozza il conte e si mise a cassetta.

Mentre frustava i cavalli per allontanarsi, Uber si volse verso la rocca, fissando la finestra da cui provenivano i suoni della lotta tra Sly e Fei Ling.

...continua!

martedì 13 novembre 2007

LA NOTTE DEL COYOTE


Colto da un raptus d'ispirazione dopo aver visto questo disegno di Michela Da Sacco, ho deciso di farne una versione a colori. Diversamente dal solito ho utilizzato una tecnica più "pasaticciata", per adattarmi alle matite grezze del disegno.


venerdì 9 novembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 13



Il conte tossì leggermente.

- E’ assurdo! Come può irrompere in casa mia e accusarmi di aver ucciso mio fratello?

- Ho fatto qualche ricerca, signor conte, so tutto. Ultimamente gli affari non le vanno molto bene, invece il conte di Montedoro ha sempre prosperato. Lo ha fatto uccidere per ereditare il castello ed il patrimonio e quando Stella le avrà rivelato dove si trova il tesoro toglierà di mezzo anche lei.


Teroldego di Migliavacca si alzò lentamente dalla sedia, lo sguardo freddo e tagliente come acciaio.


- Devo averla sottovalutata, signor Tarantola, è più sveglio di quanto pensassi. Purtroppo questo significa che mandarla in prigione non sarà più sufficiente.


Solo in quel momento Sly notò il vestito del conte, ornato da un vistoso ricamo a forma di drago. Come un tuono improvviso le parole di Maia riecheggiarono nella mente del cacciatore di taglie: “Stai attento a colei che danza sulla testa del drago!”
Sly alzò gli occhi di scatto. Sul soffitto, esattamente sopra la testa del conte, era dipinta una donna che danzava con nastri colorati. Una piccola botola si aprì e balenò un luccichio metallico.

Istintivamente Sly si buttò di lato. Un dardo di balestra sfrecciò dove un attimo prima si trovava la testa del cacciatore di taglie.

- Come diamine ha fatto ad accorgersene, accidenti a lui? – sbraitò il conte. Poi, rivolto al maggiordomo:

- Uber! Prepara la carrozza, presto! Fei Ling, sbarazzati di quell’uomo!


Teroldego di Migliavacca ed il fido maggiordomo uscirono dalla porta laterale mentre la donna si calava dal soffitto attraverso la botola.

Sly si concesse un attimo per studiare le forme perfette di Fei Ling, i capelli raccolti in una coda di cavallo ed il corpo flessuoso inguainato in un’aderente tuta nera.

- Sei bellissima come sempre, Fei Ling.


- Mi corteggi anche in punto di morte? Sei davvero un tipo unico, Sly, mi dispiace doverti uccidere.


- Non mi illudere, scommetto che lo dici a tutti…


Con mossa fulminea entrambi i duellanti estrassero la spada e si avventarono l’uno contro l’altra.



...continua!

martedì 6 novembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 12


La mattina seguente il conte Teroldego di Migliavacca era nel suo studio, seduto all’elegante scrivania in ebano. Le mura erano affrescate con scene bucoliche dove i satiri rincorrevano le ninfe per insidiarne la virtù, mentre sul soffitto giovani donne danzavano in cerchio spensierate.
In stridente contrasto con l’allegria suggerita dagli affreschi, Teroldego di Migliavacca era di pessimo umore, intento a completare una lettera di richiesta di credito. Da una porta laterale il maggiordomo, Ambrogio Battista Uber II, entrò silenziosamente. Lo sguardo del servitore era impassibile come sempre, sebbene velato da un’ombra di tristezza.

- La ragazzina ha parlato, Uber?

- No, signore, e continua a rifiutare il cibo. Se posso permettermi, signore, forse uscire dalle segrete gioverebbe all’umore della signorina Stella…


Il conte battè il pugno sulla scrivania, fremente di collera.


- No, Uber, non puoi permetterti! Non ti pago per pensare, devi solo fare quello che ti ordino!


- Chiedo venia, signore, non intendevo andare oltre i miei compiti.


- Così va meglio. Tornando agli affari, Uber, dovresti recapitare questa lettera al barone di…


Il dialogo fu interrotto dai suoni concitati di una lotta, un tonfo e un gemito. Un attimo dopo la porta principale dello studio del Conte di Migliavacca si aprì per lasciare entrare Sly Tarantola che si massaggiava le nocche della mano destra.


- Buon giorno, Conte. Spero di non interrompere nulla di importante.


Il conte fremette d’ira. Con sguardo truce si inclinò in avanti sulla scrivania, appoggiando i gomiti sul piano e intrecciando le mani davanti al mento.


- Le avevo detto di non farsi più vedere, signor Tarantola. Pagherà molto cara questa irruzione.


- Vuole darmi una lezione? Si metta in fila, ce ne sono altri prima di lei.

Il conte sogghignò.


- Spaccone come al solito… Ebbene, a cosa devo la visita, signor Tarantola?


- Sono venuto a riscuotere il resto del mio compenso, ovviamente!


- Questo è inaudito! Lei non ha…


- Via, signor Conte! So benissimo di essere stato tramortito da un suo scagnozzo nella caverna! Lei ha tentato di truffarmi e questo non lo posso perdonare!


- Sta rischiando la vita per una quarantina di monete d’oro, signor Tarantola. Non la facevo così veniale.


- Ha ragione, in realtà sono un romantico. Sono venuto anche per portarle via Stella prima che lei la uccida come ha fatto con il padre!


...continua!

domenica 4 novembre 2007

DA LUCCA CON FURORE


Come avevo già anticipato nel mio ultimo post, ieri sono andato alla fiera del fumetto di Lucca in compagnia di mia moglie (che è venuta nonostante non sia appassionata di fumetti, e mi ha fatto molto piacere). E' stato molto divertente tuffarsi nella marea di appassionati che invadevano le vie del centro e cercare di riconoscere i costumi del maggior numero possibile di cosplayer.
Ma il cuore della manifestazione era ovviamente dentro ai padiglioni, dove ho potuto incontrare amici che non vedevo da un anno (sto parlando ovviamente di Francesca, Michela, Manuela e Mattia di EdenStudio) oltre a fare nuove conoscenze.

Tra i nuovi contatti cito a titolo di esempio:
- Salvatore Taormina, vulcanico editore di Cronaca di Topolinia
- Antonio Panepinto, Roberto Di Salvo e Quirino Calderone, autori di Maschere (una nuova serie di supereroi ambientata in America, ma di realizzazione tutta italiana)
- Fabrizio De Fabritiis, il geniale creatore del mitico Capitan Novara (non conoscete Capitan Novara? Vergogna! Andate subito in pellegrinaggio al suo blog fustigandovi e ripetendo "Penitenziagite!" come facevano nel Nome della Rosa)
- Un boss delle Edizioni Arcadia (purtroppo non ricordo se era Mario Taccolini o Massimiliano Zazzi), con cui mi sono trovato molto bene e che mi ha fatto conoscere uno dei più bei fumetti italiani che abbia mai letto (si tratta di Ford Ravenstock - specialista in suicidi. Se ancora non lo avete, cercatelo in fumetteria perchè è assolutamente geniale!)
Più altri sceneggiatori, disegnatori, coloristi o semplici appassionati, tutti molto simpatici, di cui non conosco o non ricordo il nome.
Mi è invece dispiaciuto non aver incontrato Ivan Annibali, con cui sono in contatto da oltre un anno via e-mail, ma a cui non ho mai potuto stringere la mano di persona!
In ogni caso, come potete notare nella colonna a destra, mi sono preso la libertà di linkare i siti o i blog di tutti quelli che ho conosciuto, perciò quando avete un po' di tempo siate gentili e andate a fargli una visitina. Naturalmente, se qualcuno dei soggetti "linkati" non approva, deve solo dirmelo e lo tolgo subito dall'elenco!

Insomma, Lucca è sempre Lucca. Quindi, vista l'altissima densità di autori ed editori per metro quadro, ne ho approfittato per andare a caccia di commenti & consigli per potermi migliorare come colorista. E qui ho ricevuto una piacevole sorpresa: all'atto di presentarmi è capitato per la prima volta che alcuni interlocutori rispondessero: "Luca Bonisoli? Sì, ho già sentito questo nome..."

...Che bello!

Come si dice in questi casi, è stato un "massaggino all'autostima" che mi ha fatto molto piacere.

Insomma: oggi Lucca, domani il Mondo! MUAHAHAHAH!!!

...come dite? a Lucca sono andato ieri e oggi toccherebbe già al mondo?

Mmmmhhh... no, allora sarà per un'altra volta: oggi sono invitato a pranzo dai parenti e non posso proprio mancare...


P.S. = "Gli Esiliati", il fumetto con la copertina colorata da me che doveva uscire a Lucca, è stato rimandato ad aprile. Però "accattatev'illo" lo stesso, ok? Mi raccomando... Vi terrò informati.


mercoledì 31 ottobre 2007

HALLOWEEN, LUCCA E TUTTO IL RESTO


Tanto per cominciare oggi è il 31 ottobre, quindi buon Halloween a tutti!
Per festeggiare ho realizzato il disegno della streghetta che vedete qui sopra (interamente in digitale: nessun albero è stato abbattuto per questo post!). Per la colorazione ho voluto sperimentare un paio di tecniche nuove segnalatemi dal gentilissimo Fabio D'Auria, quindi il risultato non è dei migliori, ma tant'è.

Cambiando argomento, sabato prossimo andrò anch'io alla fiera del fumetto di Lucca per incontrare vecchie conoscenze che non vedo da un intero anno e magari per entrare in contatto con persone nuove. Ne approfitto per farmi un po' di pubblicità: se passate allo stand dell'Associazione Culturale Alex Raymond / Cronaca di Topolinia, dovreste trovare Gli Esiliati, un fumetto disegnato da Michela Da Sacco, la cui copertina è stata colorata da me (l'avevo già mostrata in anteprima in questo post). Come si dice in questi casi, "accattatev'illo".

Concludo con un ringraziamento a tutti per l'inaspettato "successo" (passatemi il termine) del raccontino di Sly Tarantola. Nato come un semplice riempitivo per tenere aggiornato il blog, ha riscosso consensi che proprio non mi aspettavo. E' stata una piacevole sorpresa, spero in futuro di essere in grado di mantenere il livello e, perchè no, migliorarmi.

sabato 27 ottobre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 11


Sdraiato sul suo letto, Sly non trovava pace: troppe domande lo tormentavano, troppi dettagli non avevano senso!
Da chi era stato stordito?
Perché il bandito non sapeva dov’era Stella?
Se la ragazzina non era in mano ai banditi, chi l’aveva portata via?
Perché Stella non voleva tornare dal conte di Migliavacca?
Perché il conte aveva fatto intervenire la guardia cittadina proprio in quel momento?
Alla fine il cacciatore di taglie decise che aveva un solo modo per scacciare ogni dubbio: doveva invocare ancora una volta il potere di Ansuz, runa della conoscenza.
La visione iniziò sulle ultime parole di Stella:

- …Lui vuole solo… ATTENTO!

Sly vedeva la scena dall’esterno, come se il suo spirito fosse slegato dal corpo. Osservò un uomo sconosciuto -troppo pulito per essere uno dei banditi- sollevare il randello e calarlo sulla nuca di Sly per tramortirlo, poi la visione ricominciò da capo:


- …Lui vuole solo… ATTENTO!


E il randello si abbattè nuovamente sul cacciatore di taglie. Sembrava tutto identico a prima, ma ora Sly poteva vedere un’ombra alle spalle del suo aggressore. Ancora una volta la scena si ripetè:


- …Lui vuole solo… ATTENTO!


Ora l’ombra era più nitida e rivelava le forme di una donna. Sly si portò più vicino. La figura era quasi tutta nascosta nell’oscurità, solo un avambraccio era illuminato.


E su di esso spiccava l’inconfondibile tatuaggio del serpente di Fei Ling.

Improvvisamente tutti i tasselli andarono al loro posto: la morte del conte di Montedoro, la ricerca della ragazzina scomparsa, la messinscena per togliere di mezzo il cacciatore di taglie senza pagarlo.
Un lampo attraversò gli occhi di Sly: aveva capito tutto, gli serviva solo un’ultima piccola verifica, poi avrebbe saputo cosa fare.

...continua!

martedì 23 ottobre 2007

SLY TARANTOLA - AROUND A PUB

Disegno di Ivan Annibali

Stavo facendo un giro sui miei blog preferiti quando mi sono imbattuto in una piacevolissima sorpresa del tutto inaspettata: il grande Ivan Annibali, colorista di fumetti nonchè geniale autore delle strisce di Around a Pub, ha omaggiato Sly Tarantola con una strip in cui getta finalmente luce sul mestiere del cacciatore di taglie...

Che dire, sono commosso! Grazie, Ivan, ti devo una birra!
...e adesso tutti a leggere la vignetta!

sabato 20 ottobre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 10


Lentamente Sly riprese conoscenza. Un dolore pulsante alla base del cranio gli suggerì che era ancora vivo, e questo era un bene; l’impossibilità di muovere braccia e gambe gli suggerì invece che era legato, e questo era un male.
Intorno al cacciatore di taglie si trovavano almeno venti banditi, tutti armati, che lo guardavano come un ragno guarda una mosca impigliata nella ragnatela. Un omone grosso e barbuto, probabilmente il capo, prese la parola.

- E così abbiamo un intruso… chi sei?

- Tuo figlio illegittimo. Sono venuto ad abbracciarti, papà…

Tutti i presenti scoppiarono a ridere sguaiatamente, poi il capo intimò il silenzio colpendo Sly con un violento ceffone.

- Non fare lo spiritoso! Chi sei? Chi ti manda? Dov’è la ragazzina?

Il grido improvviso della vedetta interruppe l’interrogatorio:

- LE GUARDIE! Stanno arrivando le guardie!

Si scatenò il finimondo: i banditi sguainarono le armi e si precipitarono verso l’entrata, mentre i soldati della guardia cittadina sfondavano la debole resistenza e invadevano la grotta come un fiume in piena tra urla di battaglia e clangore di spade.
In pochi minuti era tutto finito.
Dalle retrovie emerse il conte di Migliavacca, lo sguardo traboccante di sdegno.

- Lei non mi è mai piaciuto, signor Tarantola, per questo l’ho fatta pedinare durante le sue ricerche, e a quanto pare avevo ragione. Non è stato in grado di portare a termine il suo compito, anzi se non fossi intervenuto io avrebbe perso la vita. Capitano Valador, sleghi questo incapace e lo accompagni fuori da qui. Si assicuri che se ne vada, non voglio più avere nulla a che fare con lui.


...continua!


lunedì 15 ottobre 2007

BLOG ACTION DAY PER L'AMBIENTE


Mi unisco al Blog Action Day a favore dell'ambiente con mezza giornata di ritardo ma con grande entusiasmo, visto che, tra l'altro, l'ambiente è proprio il mio campo di studio e di lavoro.
Avendo studato Scienze Naturali all'università e lavorando come consulente in materia di ambiente e sicurezza, infatti, ho avuto occasione di fare un po' di esperienza, perciò vorrei dedicare questo post a un argomento di cui mi occupo con una certa frequenza: i rifiuti.
Tutti sanno che di rifiuti se ne producono molti, ma non tutti si rendono conto veramente delle enormi quantità in gioco fino a quando non fanno una visita ad una disarica (e sto parlando delle discariche vere, non delle isole ecologiche comunali). Provare ad immaginarsi un'intera collina fatta di rifiuti può aiutare, ma camminarci sopra è tutta un'altra cosa!
La produzione di rifiuti in Italia (che dovrebbe diminuire, invece aumenta) negli ultimi anni sta diventando un problema, anche perchè lo smaltimento non è così scontato. Tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa per evitare prima o poi di finire sommersi dai rifiuti. Cosa? Cercare di produrre meno rifiuti e riciclarne il più possibile. Per qualche consiglio pratico da applicare alla vita di tutti i giorni potete leggere questa pagina tratta dal sito del WWF.
Meditate, gente, meditate...

domenica 14 ottobre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 9


Stella fu svegliata di soprassalto dall’esplosione. Stremata dal digiuno, non riusciva nemmeno ad avere paura. Con occhi vacui osservò il cacciatore di taglie entrare nella prigione.

- Ti ho trovata finalmente!

Stella non rispose.


- Ehi, che brutta cera! Dì un po’, da quanto tempo non mangi?


Sly aprì la cella e sollevò la ragazzina, quindi la portò nel refettorio e la adagiò sul tavolo, spostando i due banditi ancora addormentati. Quindi prese cibo e acqua e li porse a Stella. La nipote del conte di Migliavacca bevve e mangiò avidamente.


- Criminali! Lasciare a digiuno una ragazzina! Ma ora è tutto finito: ti riporto da tuo zio…


Stella sgranò gli occhi dal terrore.


- NO! Ti prego, non portarmi indietro! Lui vuole solo… ATTENTO!


Un pesante randello calò con violenza. Sly avvertì un forte impatto alla nuca, poi il mondo sparì nel buio.

...continua!

venerdì 12 ottobre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 8


Molti dei criminali che componevano la banda al momento non si trovavano nel covo, e questa era la notizia buona. Quella cattiva era che, a giudicare dai rumori e dalle voci, ne rimanevano comunque cinque: uno all’entrata, due nell’armeria e due seduti al tavolo del refettorio, proprio sotto la testa di Sly.
Il cacciatore di taglie si asciugò la fronte sudata col dorso della mano. Era arrivato alla fine del condotto quasi verticale e doveva fare forza ai lati con le gambe per non precipitare dal soffitto della sala. Cercando di muoversi più silenziosamente possibile, Sly estrasse la cerbottana e due dardi impregnati di un potente sonnifero. Infilò con cautela il primo, prese la mira e soffiò. Il bandito più vicino lanciò un’esclamazione irritata e si portò la mano dietro al collo, come se fosse stato punto da un grosso insetto. Immediatamente il sonnifero fece effetto e l’uomo cadde in avanti con la faccia nel piatto. Il secondo bandito, notando il dardo spuntare dal collo del compagno, alzò gli occhi e per un momento vide Sly che soffiava nella cerbottana, poi più nulla.

- Fuori due, ancora tre.


I banditi nell’armeria erano corazzati di tutto punto e circondati da armi di svariate fogge e dimensioni. L’uso dei dardi drogati era fuori discussione, e la lotta corpo a corpo non era conveniente. Ma c’era un barile di polvere pirica accanto ai due.


“Proprio quello che fa al caso mio” pensò Sly, e richiamò dalle profondità del suo spirito il potere di Kaunaz, runa del fuoco.


Poco lontano, il bandito all’entrata della grotta fu scosso dal boato dell’esplosione. Lanciò un’imprecazione e si precipitò all’armeria, trovandola devastata dalle fiamme. Con un’altra imprecazione si chinò sui due compagni ustionati, trovandoli fortunatamente vivi.
Poi avvertì il rumore di un soffio e un dolore al collo simile alla puntura di un grosso insetto; quindi si accasciò a terra, anch’egli tramortito dal micidiale sonnifero di Sly.


...continua!

martedì 9 ottobre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 7


Sly sbuffò issandosi sulla cima della nera rupe a strapiombo che emergeva solitaria in mezzo al bosco. Aveva il fiato corto, ma si fece scappare ugualmente una risatina. Il vecchio alla taverna aveva ragione: sopra quel blocco massiccio di basalto era cresciuto un solo albero, ma ormai rimaneva solo lo scheletro carbonizzato dopo che l’impatto di un fulmine ed il successivo incendio lo avevano consumato.

L’entrata del covo dei banditi, calcolò Sly, doveva essere da qualche parte sotto di lui, nascosta tra le felci. Tuttavia era sicuramente guardata a vista, perciò sarebbe stato un bel problema entrare senza farsi vedere… o forse no.
L’attenzione di Sly venne catturata da una macchia scura a pochi metri da lui. Si trattava di un profondo buco scavato nella roccia, dal quale proveniva odore di fumo e cibo.

“Un condotto per il ricambio d’aria! -pensò soddisfatto Sly- Da qui posso raggiungere direttamente le stanze interne superando lo sbarramento all’entrata!”

Il cacciatore di taglie si infilò a fatica nell’apertura, benedicendo fra sé la sua corporatura minuta, poi contò fino a tre, respirò profondamente e discese nel buio.


Lontano, nascosto tra la fitta vegetazione, qualcuno smise di osservare e sorrise.


...continua!

domenica 7 ottobre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 6


Nel covo dei banditi, Stella aveva fame.
La ragazzina si sforzava di non pensarci, ma ad ogni tentativo i morsi dello stomaco sembravano più forti. Anche se nessuno glielo aveva ancora detto, lei sapeva perché la tenevano a digiuno: per logorarla ed estorcerle il segreto di suo padre.
Il conte di Montedoro, infatti, teneva nascosto il tesoro di famiglia in un luogo segreto. Con la morte del conte era naturale pensare che Stella, unica parente stretta ancora in vita, fosse la sola a conoscere come trovare il tesoro.

Lo zio Teroldego aveva voluto prenderla con sé dal giorno del funerale, ma a Stella quell’uomo non era mai piaciuto. Aveva qualcosa di… “biforcuto”, ecco, come la tata Fei Ling.
Stella ricacciò indietro le lacrime pensando a com’era diversa la sua vita solo pochi mesi fa, quando suo padre e la tata Marianna erano ancora vicino a lei. con loro era felice, con lo zio e Fei Ling no – anzi, li detestava!
Per questo due giorni prima aveva disubbidito e si era avventurata da sola di nascosto nel bosco. Purtroppo non era stata abbastanza brava e gli uomini dello zio l’avevano vista. Il ricordo fece rabbrividire Stella: per prenderla avevano sguinzagliato persino i cani! Allora lei si era messa a correre come il vento, addentrandosi sempre più tra gli alberi senza guardare dove andava e senza fermarsi, anche se i polmoni parevano scoppiare per lo sforzo. Poi, all’improvviso, qualcuno le aveva gettato una coperta addosso e l’aveva spinta a terra per legarla, dopodichè l’aveva sollevata e portata chissà dove. All’inizio aveva pensato che si trattasse degli uomini dello zio che la stavano riportando a casa, invece era stata rinchiusa nella grotta, ed aveva capito che i suoi rapitori erano banditi in cerca del tesoro di suo padre.

“Oh papà! Mi avevi avvertito tante volte!” pensò amaramente.

Ricordando nuovamente il padre scomparso, la bambina fu travolta da un’ondata di emozioni troppo intense da trattenere. Si raggomitolò sul suo giaciglio e pianse sommessamente per tutto il resto della notte.
...continua!

giovedì 4 ottobre 2007

ANNIVERSARIO JONATHAN STEELE (disegni: Michela Da Sacco)


Questa illustrazione l'ho colorata un po' di tempo fa. Si tratta di un disegno realizzato dalla sempre bravissima Michela Da Sacco per il decimo anniversario del fumetto Jonathan Steele, che coincideva anche con l'uscita del numero 100. Il disegno in bianco e nero è stato pubblicato in seconda di copertina del numero 100, appunto, mentre la versione che ho colorato dovrebbe diventare una cartolina per la fiera del fumetto di Lucca (1-4 novembre).
Accattatev'illo! ;-)

venerdì 28 settembre 2007

L'ANGOLO SERIO

Foto da Repubblica.it

Un piccolo post per sostenere la campagna Free Burma.
Come probabilmente sapete, la Birmania sta vivendo momenti drammatici, che vedono i monaci buddisti subire una violenta repressione la quale ha causato già 9 morti e la persecuzione dei giornalisti stranieri.
E' stato proposto un piccolo gesto che chiunque può fare per mostrare solidarietà ai monaci della Birmania: indossare qualcosa di colore ROSSO nella giornata di oggi. Simbolicamente allora ho deciso di far "indossare" al mio blog il colore rosso, in sostituzione del tradizionale verde.
Invito tutti i lettori di questo post a lasciare un commento e a diffondere l'iniziativa.
Luca.

martedì 25 settembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 5


Preoccupato per la sorte delle sue monete d’oro, questa volta Sly tornò a casa in modo estremamente cauto. Scivolò silenziosamente fino al muro più nascosto, strisciò sotto la finestra per non farsi sentire dalla signora Mogg, poi evitò la scala a causa degli scricchiolii, preferendo arrampicarsi lungo il muro di pietre ed entrare da una finestra. Una volta dentro si rilassò, sicuro che almeno questa volta nessuno l’avesse visto.

- Ciao, Sly.

Tarantola sussultò trattenendo a stento un urlo. Aveva riconosciuto la voce: era Maia, una giovane cartomante che lo stava corteggiando da anni.


- Maia, non è possibile! Ti ho già chiesto di non intrufolarti in casa mia come una ladra!


- E lo dici dopo essere entrato dalla finestra? A me il ladro sembravi tu.


- Lascia perdere. Cosa ci fai qui?


La ragazza parve in imbarazzo. Sollevò un braccio accompagnato dal tintinnare di braccialetti di varie fogge e dimensioni, e con la mano stracarica di anelli si lisciò i lunghi capelli biondi raccolti in piccole treccine. Sly sospirò. Maia era sensibile e di buon cuore, anche se un po’ appiccicosa, ma non aveva ancora capito che era troppo “secca” per lui. Non era male, in verità, se solo avesse messo un po’ più di carne attorno a quelle ossa…


- Ti ho fatto le carte, Sly.


- Ancora? Maia, te l’ho detto mille volte che non voglio che tu mi legga il futuro! E soprattutto non voglio che tu mi dica cos’hai visto!


- Lo so, ma questa volta è importante: il messaggio delle carte è molto chiaro, ma quello che dice è assurdo!


- Cioè?


- Dice di “stare attento a colei che danza sulla testa del drago”. Ne va della tua vita. Succederà qualcosa entro quattro lune da oggi.


Sly sospirò. Un drago! E chi l’aveva mai visto un drago? Non era nemmeno certo che esistessero! Poi vide Maia torcersi le dita per l’imbarazzo e si intenerì.


- Va bene, Maia, ti ringrazio per l’avvertimento. Ti prometto che ci starò attento, d'accordo? Ora però devo lavorare.


Una volta rassicurata la cartomante e rimasto solo, Sly stese sul pavimento la stuoia rituale, chiuse tutte le finestre e si sedette sulle ginocchia al centro della stuoia. Immerso nel buio, respirò profondamente, chiuse gli occhi e si rilassò lasciando evaporare i pensieri. Il tempo allora sembrò mutare, rallentando e dilatandosi fino a fermarsi, mentre Sly invocava il potere magico di Ansuz, Runa della Conoscenza, focalizzando tutti i pensieri su una domanda:


"Dov’è la bambina?"


Lentamente alcune immagini affiorarono nella mente del cacciatore di taglie: lo sguardo impaurito della bambina, una torcia che illumina sbarre metalliche infisse nella pietra, alcuni uomini dalle facce feroci, l’entrata di una caverna nascosta dalle felci, un albero solitario bruciato e annerito.

Con la fronte imperlata di sudore, Sly riaprì gli occhi. Aveva capito: Stella era stata rapita da un gruppo di banditi che la tenevano prigioniera in una gabbia all’interno di una grotta in mezzo al bosco, vicino ad un albero recentemente colpito da un fulmine.

La bocca di Sly si piegò in un sorriso rapace. Il cacciatore aveva una pista.
...continua!

lunedì 24 settembre 2007

COPERTINA "GLI ESILIATI" (disegni: Michela Da Sacco)


Ecco una delle mie ultime colorazioni: si tratta della copertina dell'albo "Gli Esiliati", in uscita prossimamente per l'Associazione Culturale Alex Raymond/Cronaca di Topolinia.
E' un albo che fa parte del progetto Galaxies firmato dalle ragazze di EdenStudio. Per maggiori informazioni potete visitare l'apposita pagina del sito di EdenStudio.

domenica 23 settembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 4



A palazzo Sly venne introdotto in una sala elegantemente decorata dove il suo ospite attendeva su un trono circondato da statue, arazzi e tendaggi.

- Ben arrivato, signor Tarantola. Sono lieto che abbia accettato così presto il mio invito.

Il conte Teroldego di Migliavacca era un uomo alto, azzimato, severo, molto ricco ed altrettanto pericoloso. Non aveva nemici perché ad essi era generalmente associata un’aspettativa di vita piuttosto breve.
In compenso aveva una nipote.

- Deve sapere, signor Tarantola, che mio fratello il Conte di Montedoro è morto pochi mesi fa e da allora sua figlia vive con me. Purtroppo Stella è una ragazzina assai fragile e non si è ancora ripresa dal lutto. E’ sparita due giorni fa e non abbiamo più avuto sue notizie. Non oso pensare a cosa potrebbe esserle accaduto di male, prego solo che sia ancora in vita. Sono molto affezionato a quella cara bambina: l’innata allegria dei suoi dodici anni è una benedizione in questa casa. Se sarà in grado di ritrovarla, signor Tarantola, saprò essere molto generoso con lei.

- Cinquanta monete d’oro. Dieci adesso ed il resto a lavoro compiuto.

Il conte serrò le mascelle e fremette di collera: era un compenso esorbitante per il ritrovamento di una ragazzina scomparsa! Una simile sfrontatezza non era ammissibile! Eppure…
Il volto del conte si rilassò.

- Siamo d’accordo, allora. Ma per una tale somma deve garantirmi discrezione e rapidità. Fei Ling, porta al signor Tarantola dieci monete d’oro.

Da un tendaggio in ombra emerse una giovane donna dai lineamenti orientali. Era di una bellezza sbalorditiva, ed indossava un kimono piuttosto succinto che metteva in mostra buona parte del suo corpo perfetto. Immaginare il resto non era difficile, soprattutto per Sly.
Con gesto sensuale Fei Ling scostò i lunghi capelli neri e allungò al cacciatore di taglie il sacchetto pieno di monete. Un grande tatuaggio raffigurante un serpente partiva dal collo e scendeva lungo il braccio fino al polso.
Sly afferrò la mano insieme al sacchetto e si produsse in un languido baciamano, poi si avvicinò al volto di Fei Ling e, fissando gli occhi neri e splendenti come perle, sussurrò:

- Bel tatuaggio. Ne hai altri?

- Solo uno… Vorresti sapere dove si trova?

- Sarebbe più divertente se lo scoprissi da solo, non credi?

Un nervoso colpetto di tosse spezzò il momento magico. Il conte era paonazzo dall’ira e una grossa vena pulsava sulla tempia.

- Fei Ling, puoi andare. Credo che tu abbia già fatto abbastanza qui. Le auguro fortuna nella sua ricerca, signor Tarantola. Ora, se mi vuole scusare, vi sono altre importanti questioni che richiedono la mia attenzione.

- Le riporterò la bambina sana e salva, signor conte. A presto.

Prima di andarsene, Sly strizzò velocemente l’occhiolino a Fei Ling, che ridacchiò sommessamente prima di ritirarsi nell’ombra.

“E’ già mia” pensò Sly.
Non sapeva quanto si sbagliava.
...continua!

martedì 18 settembre 2007

SUPERMAN (disegni: J. J. Kirby)

Ecco la colorazione che avevo promesso nell'ultimo post: SUPERMAN!
L'illustrazione viene da una specie di concorso della DC Comics per coloristi. L'amico Ivan Annibali mi ha girato il link e, visto che non coloravo nulla da un po', ho deciso di cimentarmi nell'impresa insieme a lui. Ho scelto un tipo di colorazione semplice e priva di "effetti speciali" troppo vistosi, per aumentarne al massimo la chiarezza e la leggibilità.
Non nutro false speranze vista l'agguerritissima concorrenza, ma mi sembrava divertente e allora ho provato.

Resto in attesa di commenti, critiche, lodi sperticate... in altre parole: ditemi cosa ne pensate!
Luca.

...LUCA CHI?

Per parafrasare il Grande Fratello, "sono stato nominato"!
La bravissima disegnatrice Michela Da Sacco, con cui ho avuto il piacere di collaborare in più occasioni, mi ha riservato uno spazio nel blog all'interno della "rubrica" -se così si può chiamare- dedicata ai suoi coloristi.
Oltre ai complimenti, per i quali ringrazio arrossendo imbarazzato, tra una riga e l'altra la saggia Michela ha inserito alcune profonde verità sul mio conto, come il fatto che sono cresciuto a merendine e supereroi...

...e chi mi conosce di solito nutre il fondato sospetto che io abbia un po' esagerato con entrambi...

Cambiando argomento, entro domani dovrei riuscire a postare una nuova colorazione. Cosa sarà? Ma un supereroe, ovviamente! E anche uno di quelli famosi...
A presto!
Luca.

domenica 16 settembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 3


Come dicono alcuni, quando un cacciatore di taglie non ha lavoro deve solo aspettare: è il lavoro che troverà lui. Il problema per Sly era che stava ormai aspettando da due settimane ed i soldi che la signora Mogg gli aveva “gentilmente” lasciato cominciavano a scarseggiare.
Poi qualcuno bussò alla porta. Era un maggiordomo, o meglio, aveva esattamente le sembianze che uno si aspetta di trovare in un maggiordomo: la faccia lunga, lo sguardo assente, i movimenti legnosi e tutto il resto.

- Lei è Sly Tarantola, il cacciatore di taglie?

- Dipende. Chi lo cerca?


- Sono un legato del Conte Teroldego di Migliavacca. Sua Signoria desidera incontrarla a palazzo per discutere di una questione estremamente delicata. Sarebbe disponibile…


- Anche subito!


Sly trascinò fuori il maggiordomo con un sorriso che andava da un orecchio all’altro: offrendogli un lavoro presso il conte, quell’uomo era istantaneamente diventato il suo migliore amico.


- E dimmi un po’… come ti chiami?


- Ambrogio Battista Uber II, signore.


- Ah… bel nome… Senti, Uber, com’è che ti chiami “legato”? Non vedo nessuna corda, non mi sembri molto legato…


Il maggiordomo sospirò.


- Legato nel senso di messaggero, signore.


- Ah.

...continua!

venerdì 14 settembre 2007

AGENZIA INCANTESIMI 2 (disegni: EdenStudio)

Tra tutte le fasi creative di un fumetto, quella che probabilmente mi riesce più congeniale è la colorazione.
In questo blog pubblicherò i miei lavori più riusciti, cominciando con una piccola "retrospettiva": circa un anno fa ho avuto occasione di colorare le tavole della storia "La Vendetta dei Goblin", sceneggiata e disegnata dalle strepitose ragazze di EdenStudio (Francesca Da Sacco, Michela Da Sacco e Manuela Soriani) e pubblicata dalla Star Comics nell'albo Agenzia Incantesimi 2.
Sotto trovate alcune tavole dell'albo.
Se vi interessa saperne di più sulle autrici, seguite i link che ho seminato in questo post oppure guardate nella sezione "links" a destra nella pagina.
E non perdetevi Agenzia Incantesimi 3, in uscita a Lucca, dove le ragazze di EdenStudio saranno presenti con altre due storie!

P.S. = Non posso presentare le tavole di AI2 senza nominare anche la simpaticissima Sonia Grossi ed il grande Ivan Annibali che mi hanno dato un'indispensabile mano con le basi di colore quando i tempi stringevano davvero e avevo fallito il tentativo di sdoppiarmi... :-)

P.P.S. = Sonia, se leggi questo post e hai un tuo blog, mandami l'indirizzo che ti linko!


Tavole 1 e 16 (disegni di Francesca Da Sacco)



Tavole 6 e 7 (disegni di Manuela Soriani)



Tavole 4 e 13 (disegni di Michela Da Sacco)

martedì 11 settembre 2007

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 2


Pochi giorni dopo Sly Tarantola stava trotterellando allegramente verso casa con un sorriso ebete stampato sul volto mentre con vile cupidigia soppesava tra le mani il sacchetto della ricompensa. Avvicinandosi alla sua dimora -un piccolo appartamento al primo piano di una catapecchia poco più che decente- Sly pregustava quello che si sarebbe potuto permettere con le cinquanta scintillanti monete d’oro appena guadagnate: niente più affitto, una bella rinnovata al guardaroba, quella graziosa catena d’oro da dodici chili che fa tanto macho, e soprattutto un sacco di donne! Nessuna resiste al fascino di un po’ di ricchezza sapientemente ostentata…

- Signor TARANTOLA!

Sly fu bruscamente riportato alla realtà dalla voce tonante di Erselinda Mogg, la sua padrona di casa, un donnone colossale che in quel momento gli stava venendo incontro con lo sguardo truce ed il mattarello brandito come una clava. Incapace di ignorare la preoccupante somiglianza tra la signora Mogg ed un cinghiale in carica, Sly deglutì e concluse ancora una volta che quella donna faceva molta, molta più paura di qualunque ricercato a cui avesse mai dato la caccia.

- Signor Tarantola! MI DEVE DEI SOLDI!

- B-buongiorno, signora Mogg… p-potrebbe spiegarmi meglio in che senso le devo dei soldi?


- Buongiorno un accidente! Mentre lei era in giro a correre dietro ai fuorilegge l’ha cercata un brutto ceffo, il marito di una delle sue amanti. Era su tutte le furie, si capisce, ed era venuto per darle una sana lezione! Il cielo sa quanto l’avrei aiutato volentieri, ma lui si è fissato con l’idea che io la stavo nascondendo, così mi è entrato in casa e ha cominciato a fare il matto! Ha sfasciato tre porte, due tavoli, un armadio e sei sedie, per non contare la stufa, la cassapanca e la ringhiera delle scale!


- M-ma io non…


- Non si azzardi nemmeno a dire che non c’entra! E’ tutta colpa sua! Se frequentasse gente per bene invece di donnette e criminali…


- Va bene, va bene, ho capito! Le pagherò i danni! Quanto vuole?


- Dia qua.


Con mossa fulminea il sacchetto della ricompensa sparì dalle mani di Sly per ricomparire in quelle della signora Mogg, che borbottando slacciò la cordicella e si mise a contare le monete d’oro. Poi ne rimise una decina nella mano di Sly, che era rimasto paralizzato dallo stupore, e nascose il resto tra le pieghe del vestito.


- La ringhiera non gliela faccio pagare, tanto la dovevo sostituire comunque.


- G-grazie…


- Per questa volta passi, ma faccia in modo che non succeda mai più! E si dia una rasata, che così sembra un barbone!


Sly continuò a rimanere immobile mentre osservava instupidito l’enorme fondoschiena della signora Mogg ondeggiare verso casa. Poi sospirò e si avviò mestamente lungo la scala (quella senza ringhiera) che portava alle sue stanze al primo piano.

“Dalle stelle alle stalle…” meditò rassegnato.

...continua!

IL DRAGONE E LA COLOMBA - CAPITOLO 1

Ansimando, l’omaccione noto come Big Burk si stava precipitando a rotta di collo nel dedalo di vicoli della parte vecchia della città, svoltando a casaccio a destra e a manca come un bufalo in un labirinto. Burk era un tagliagole, un poco di buono con una taglia sulla testa, e in quel momento stava tentando di seminare l’ennesimo cacciatore deciso a riscuotere. Purtroppo per lui quel cacciatore era piuttosto bravo, ed era riuscito a mettergli abbastanza paura da fare in modo che si intrappolasse da solo in uno dei vecchi vicoli a fondo cieco.Burk imprecò davanti al muro che gli sbarrava la strada e si voltò col fiato corto ed il cuore martellante. L’inseguitore era davanti a lui, non molto alto, snello, con i capelli castani lunghi fino al mento, il volto scavato e la barba di tre giorni. Era appoggiato con noncuranza ad una parete, e non sudava nemmeno.

- Non è possibile! Come hai fatto a trovarmi? Ho cambiato città, ho cambiato nome, mi sono pesino fatto una cicatrice in più! Non mi riconoscerebbe neppure mia madre!

- Tua madre non ti ha mai conosciuto, Burk, lo so che è morta di parto. So un sacco di cose su di te, ti ho dato la caccia per mesi.

Big Burk sogghignò ferocemente.

- Credi di essere l’unico? Ci hanno già provato in quattro, e hanno fatto tutti una brutta fine… la stessa che farò fare a te!

Il cacciatore si staccò dalla parete e si mise in guardia, con un lampo di sfida negli occhi.

- Accomodati.

Big Burk scattò in avanti urlando mentre caricava il pugno grosso come un maglio. Il cacciatore si muoveva lentamente, un bel bersaglio apparentemente facile. Ma quando Burke vibrò il colpo il cacciatore non c’era già più: era improvvisamente scivolato di lato e aveva afferrato il braccio che avrebbe dovuto colpirlo. Con una veloce rotazione delle anche il cacciatore trascinò Burk in un movimento circolare che aumentò ulteriormente l’inerzia del grosso ricercato, mandando il suo brutto grugno a schiantarsi violentemente contro il muro più vicino. Mentre Big Burk crollava a terra rintronato come una campana, il giovane cacciatore sorrise tra sé.

- Un’altra tacca sulla cintura del grande Sly Tarantola! Ed ora via, a incassare!

...continua!

LE AVVENTURE DI SLY TARANTOLA

Sono sempre stato un appassionato di giochi di ruolo fantasy e nel corso degli anni ho inventato molti personaggi. Tra i più riusciti c'è l'ultimo: il cacciatore di taglie Sly Tarantola.
Purtroppo la campagna che stavamo giocando è caduta prematuramente nell'oblio, ma il personaggio mi piaceva, così ho scritto un paio di brevi raccontini su di lui giusto per tenerlo vivo. Nelle prossime settimane li vedrete pubblicati "a puntate" su questo blog.
Attendo commenti!

Le avventure di Sly Tarantola
In un mondo medievaleggiante dove i draghi esistono davvero e gli incantesimi si manifestano invocando il potere di venticinque rune magiche, un giovane cacciatore di taglie indaga su misterriosi delitti. Azione, magia, mistero… e l’affitto da pagare tutti i mesi alla burbera signora Mogg!

Luca.

domenica 9 settembre 2007

COMINCIAMO...

Bene, è ora di iniziare a mettere qualcosa nel blog (che ho intenzione di aggiornare almeno settimanalmente... spero).



Questo è uno dei miei ultimi disegni. Il protagonista è un nuovo supereroe da me inventato, a cui sto lavorando segretamente da mesi nei pochi ritagli di tempo di cui dispongo. Ma chi è? Che poteri ha? Qual'è la sua storia?
Mistero! E' già tutto scritto, ma ve lo rivelerò col tempo (oppure potete cercare di indovinare!).
Tutto quello che posso dirvi è che il suo nome è Armstrong e il suo costume definitivo è un po' diverso da come appare qui.

Luca.

venerdì 7 settembre 2007

BENVENUTI!

Alla fine ho ceduto.
Mi ero ripromesso di non farlo, invece ho aperto anch'io un blog! ;-)
In questo spazio virtuale pubblicherò (spero in modo abbastanza regolare) i frutti della mia creatività, che chiunque potrà valutare e commentare.
Sulla destra trovate i collegamenti ad i siti ed i blog di alcuni miei amici fumettisti. Visitateli perchè meritano tutti!

Buon divertimento e commentate, commentate, commentate!

Luca