venerdì 27 giugno 2008

ASSO DI COPPE - CAPITOLO 4

Disegno di Francesca Da Sacco; colori di Luca Bonisoli


Lucinda di Bovinara non aveva un bell’aspetto: i vestiti erano trascurati, i capelli in disordine e gli occhi arrossati. Era evidente che la signora aveva pianto.

- Madama Lucinda, voglia accettare le mie più sincere condoglianze.

- Chi è lei?

- Mi chiamo Sly Tarantola, e conoscevo suo marito per motivi professionali. Mi spiace molto per quello che è successo, stimavo profondamente Mastro Goffredo.

- La ringrazio, le sue parole sono di grande conforto per me. Mio marito era un burbero, e non sono molti quelli che hanno saputo vedere il buono che c’era in lui.

Dopo qualche altra frase di occasione la vedova congedò Sly:

- Mi perdoni, ma ora devo preparare il pranzo. Avrebbe dovuto farlo Esmeralda, la cameriera, ma non è ancora tornata dal mercato.

Sly se ne andò sollevato: la vedova sembrava sincera e non vi era motivo di pensare ad un omicidio. Forse Maia aveva sbagliato ad interpretare le carte…

- Ehi, cacciatore!

Sly si voltà sorpreso. Un ubriacone era sbucato da chissà dove e gli stava venendo incontro con andatura barcollante.

- Io ti conosco, sei quel cacciatore di taglie! Ho visto che sei andato a parlare con Lucinda di Bovinara. Si tratta di suo marito, vero? Anche tu non credi alla morte naturale, ho indovinato?

“Sembra che tutti vogliano convincermi che si tratta di un omicidio!” pensò irritato Sly, e rispose:

- Taglia corto, amico, cosa vuoi?

- Ho un’informazione interessante da darti… se sei disposto a pagarla abbastanza, si capisce!

Con un sospiro Sly allungò un po’ di quattrini al mendicante, rimuginando “Almeno così potrò dire a Maia che mi sono impegnato…”

- Allora, qual è quest’informazione?

- Lo sapevi che il vecchio quasi tutte le sere violentava la cameriera?

- Cosa?

- Sì, io dormo spesso nascosto nel loro fienile e sapevo tutto! Dovevi sentire come la picchiava! E la minacciava: ‘Stai zitta! Mia moglie non deve scoprirci!’. Povera Esmeralda, non ha nemmeno vent’anni…

- Dunque secondo te la cameriera ha ucciso Goffredo per disperazione. Perché dovrei crederti?
Il mendicante si toccò la tempia con un dito.

- Usa la testa, cacciatore! La cameriera è andata stamattina presto al mercato e non è ancora tornata. Io dico che è scappata perché ha qualcosa da nascondere!

Sly emise un lungo fischio.

Il ragionamento filava, anche se per il momento non c’erano prove. Se la cameriera non fosse tornata entro il giorno successivo, l’ipotesi dell’omicidio avrebbe preso molta più consistenza.

...continua!

mercoledì 25 giugno 2008

ASSO DI COPPE - CAPITOLO 3

Disegno di Francesca Da Sacco; colori di Luca Bonisoli

Dopo una breve ricerca risultò che effettivamente il morto la sera prima c’era stato. Si chiamava Mastro Goffredo di Bovinara, aveva più o meno quarantacinque anni (portati in modo pessimo, a giudicare dal cadavere), faceva il commerciante di gioielli, non era nobile ma si era costruito una certa fortuna con la sua professione. Mastro Goffredo era sposato da circa un anno con una donna più giovane, proveniente da un paese lontano. I due vivevano soli fino a poche settimane prima, quando avevano assunto una cameriera.

La causa della morte, un improvviso attacco cardiaco, poteva tranquillamente essere attribuita al ben noto amore di Mastro Goffredo per i cibi grassi ed i distillati alcolici, il tutto aggravato dall’obesità ormai incipiente e dalla vita sedentaria.

Sebbene le prime informazioni facessero pensare ad una morte più o meno naturale, Sly decise di andare ugualmente a visitare la vedova spacciandosi per un collega del caro estinto.

...continua!

sabato 21 giugno 2008

SPEAR CITY HEROES - RASSEGNA STAMPA (1)

“SpearWatch – Quando l’unione fa la forza”, di Sheila Goldraven (dal sito internet di Spear City Network, 18/06/2008)


Inauguriamo oggi una nuova rubrica di approfondimento dedicata al suggestivo e spettacolare mondo dei supereroi. Da anni ormai le nobili gesta dei protettori di Spear City sono continuamente sulla bocca di tutti e nomi come Captain Spear, Lady Aurora e Gigablast ci sono talmente familiari da darci l’impressione di averli sempre conosciuti. Eppure lontano dai riflettori la vita e il mondo dei “super” nasconde ancora tanti segreti. Sheila Goldraven, la giornalista più esperta di tutta Spear City in materia di supereroi e supercattivi, intervisterà per noi alcuni dei più famosi protagonisti della lotta contro il male, svelandoci segreti e retroscena di un mondo in cui l’impossibile è la regola.


Sheila Goldraven: Oggi sono in compagnia di Captain Spear (vedi foto), leader del famosissimo super-gruppo Spear City Defenders, nonché fondatore della prima federazione di supereroi nata a Spear City, che prende il nome di “SpearWatch”. Capitano, puoi raccontarci com’è nata l’idea di unire tutti i supereroi della nostra metropoli?

Captain Spear: Nel corso degli anni il nostro super-gruppo ha avuto spesso l’occasione e la necessità di scambiare informazioni con altri eroi per sconfiggere nemici potenti come il Replicatore, Dracolich o le Legioni di Pasandu. Io e i miei compagni allora abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico creare una grande rete di supereroi in cui far circolare le informazioni e a cui potersi rivolgere in caso di bisogno.

SG: Oggi SpearWatch è una realtà, quindi sembra che l’idea abbia avuto successo…

CS: In realtà le prime reazioni sono state piuttosto fredde. Come tutti sanno, i supereroi sono molto protettivi nei confronti delle proprie informazioni, perché i segreti custoditi potrebbero essere estremamente pericolosi in mani sbagliate! Abbiamo dovuto faticare parecchio e lavorare molto sulle misure di sicurezza, ma alla fine siamo riusciti a convincere gli altri eroi che i vantaggi superavano di gran lunga i possibili rischi.

SG: Puoi farci un esempio di queste fantastiche misure di sicurezza?

CS: (ridendo) Se le rivelassi, che misure di sicurezza sarebbero?

SG: Per entrare a far parte di SpearWatch è necessario iscriversi, ma la città ha già istituito da tempo un’anagrafe dei meta-umani. Che differenza c’è?

CS: Sono due cose completamente diverse. L’anagrafe cittadina è stata istituita per tutelare il copyright dei meta-umani sui loro nomi di battaglia e sulla loro immagine. SpearWatch invece è una federazione di supereroi che condividono informazioni e risorse per combattere il crimine.

SG
: Il vigilante mascherato Steelfog ti ha accusato insieme al tuo super-gruppo, Spear City Defenders, di aver fondato SpearWatch con l’intenzione di trovarti a capo di tutti i supereroi di Spear City. Come rispondi a queste contestazioni?


CS: Naturalmente nulla di tutto questo è vero. Siamo stati noi Defenders a fondare SpearWatch, quindi è normale che il pubblico tenda ad individuarci come i capi della federazione, ma la realtà è ben diversa. Probabilmente Steelfog è stato male informato, anzi colgo l’occasione per invitarlo a colloquio presso la nostra base in modo da chiarire l’equivoco.

SG: Bene, per oggi è tutto. Ringrazio Captain Spear per il tempo che ha voluto dedicarci e dò appuntamento a tutti i lettori alla prossima intervista.

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“SpearWatch – Quando la forza fa l’unione”, di Jack “Mal di Denti” Madison (dal blog "La Spina Nel Fianco", 19/06/2008)

Ieri quella gallina della Goldraven ha intervistato per l’ennesima volta Captain Spear. Sì, lo so, probabilmente vi starete chiedendo se l’amato Capitan Spiedino trascorra più tempo a combattere il crimine o a parlare con la stampa, ma non è questo che mi interessa oggi. L’argomento che voglio affrontare è SpearWatch, la mega-federazione di supereroi osannata dai media come la panacea di tutti i mali che affliggono la nostra martoriata metropoli. Ma voi ricordate come sono andate veramente le cose? I primi super-gruppi coinvolti dagli Spear City Defenders erano tutti giovani e in cerca di visibilità. Naturalmente questi “eroi emergenti” erano entusiasti di unirsi ai famosissimi Defenders, anche solo per brillare di luce riflessa! Ecco allora che SpearWatch è diventata “di moda” ed ha iniziato ad allargare le proprie fila imponendosi via via ad altri supereroi e super-gruppi che si sono iscritti temendo di rimanere esclusi dallo show. Reggetevi forte: pare che ad oggi sia iscritta a SpearWatch una buona metà dei supereroi di Spear City, tutti in qualche modo subordinati al Consiglio Direttivo della federazione. E indovinate chi è il Presidente? Esatto, Captain Spear! Ora capite che le pesanti accuse lanciate nei giorni scorsi da Steelfog (vedi foto) ahimè potrebbero essere fondate! Per carità, il Capitano ha più volte dimostrato di essere una persona integerrima e non voglio negare i meriti della federazione (l’ultima invasione della Legione di Pasandu è stata respinta con estrema facilità grazie alle informazioni divulgate proprio da SpearWatch), però la tentazione di fare un uso personalistico delle informazioni possedute è dietro l’angolo! Allora vi domando: possiamo davvero stare tranquilli sapendo che i segreti di mezza Spear City stanno in un solo computer, cioè quello di Capitan Spiedino? Non so voi, ma io non ci dormo la notte.

martedì 17 giugno 2008

CAPITAN NOVARA - LA RIVELAZIONE


Finalmente è uscita la tovaglietta di giugno di Capitan Novara, contenente l'episodio epocale che vi anticipavo in questo post! Nella tavola che ho avuto l'onore di colorare, magistralmente sceneggiata da Fabrizio De Fabritiis e impareggiabilmente disegnata da Michela Da Sacco, Capitan Novara decide finalmente di rivelare la sua identità segreta alla fidanzata Angela!
Nonostante la completa assenza di scene d'azione ed effetti speciali, devo dire di essere abbastanza soddisfatto della colorazione. Ci sono sempre ampi margini di miglioramento, intendiamoci, ma in questa tavola definirei la colorazione... "adeguata", cioè senza eccessi o carenze particolari. Forse per una volta ho imbroccato il giusto mezzo... ^__^
E adesso da bravi leggete la storia (comprese tutte le pubblicità, che senza di quelle Capitan Novara non può combattere il crimine! ^__^) poi passate a rendere omaggio a Fabrizio De Fabritiis e Michela Da Sacco!

sabato 14 giugno 2008

ASSO DI COPPE - CAPITOLO 2

Disegno di Francesca Da Sacco; colori di Luca Bonisoli

Il pomeriggio successivo Sly Tarantola fu svegliato nel bel mezzo della pennichella da un insistente bussare alla porta. Il cacciatore di taglie andò pigramente ad aprire.
Un ammasso di treccine bionde sospeso in cima ad un vestito decorato con campanelli e colori allucinanti vorticò nella stanza tintinnando e lasciando una scia di intenso profumo.
Dentro a tutto ciò Sly potè a mala pena intravvedere la figura magrissima della sua amica cartomante.

- Ciao, Maia (sbadiglio) cosa ci fai qui?

- Sono venuta per avvisarti che devi indagare su un caso di omicidio.


- C’è una taglia sull’assassino?


- No.


- C’è qualcuno disposto a pagare se risolvo il caso?


- No.


- C’è qualcuno che può ricattarmi per obbligarmi a indagare?


- No.


- E allora perché dovrei farlo?


- Non lo so, ma è importante.


Sly scosse il capo, imponendosi di svegliarsi.


- Maia, quando dici queste parole di solito è perché mi hai fatto le carte, e lo sai che non mi piace quando mi fai le carte… Tu NON mi hai fatto le carte, vero?


La ragazza abbassò lo sguardo e si torse le dita per l’imbarazzo.


- Ecco, io…


Il cacciatore di taglie sospirò rassegnato.


- Non rispondere, era una domanda retorica. Dimmi, chi è il morto?


- E io come faccio a saperlo? Sei tu quello che deve indagare! Io so solo che è morto ieri sera, e che c’era del veleno nel vino che stava bevendo.


- Ehi, rallenta un attimo, non ci sto capendo niente! Se non sai nemmeno chi è la vittima, come fai ad essere così precisa sul veleno nel vino?


Per tutta risposta Maia tirò fuori da una tasca nascosta uno dei suoi tarocchi.


L’asso di coppe.

...continua!

lunedì 9 giugno 2008

INCATENATO PURE IO!

Speravo di schivarla, e invece... ^__^

Michela Da Sacco mi ha coinvolto in questa catena, quindi vi presento la mia scrivania. La foto è un po' buia perchè è stata scattata di sera (a luci spente per non alterare i colori... deformazione professionale, temo... ^__^).


Essendo io fondamentalmente un colorista non ho un tavolo da disegno, ma solo il mio vecchio e fidato eMac (per disegnare mi appoggio un po' dove capita, con sommo orrore di tutti i professionisti che lo vengono a sapere).
Sopra al computer troneggia un draghetto di gomma che mi hanno regalato per il matrimonio (!), mentre l'altro computer che si vede è quello di mia moglie.

Ben nascosti nella pila di fogli a sinistra, invece, ci sono tutte le strisce e i disegni che ho già realizzato, e che vedrete pubblicati prossimamente sul blog.

E adesso arriviamo al punto dolente. Chi nomino per proseguire la catena? Praticamente tutti i fumettisti che conosco sono già stati incatenati! Ma forse sono ancora in tempo.
Tento la sorte con la vulcanica Manuela Soriani, raffinata disegnatrice di Jonathan Steele e Galaxies, e con il geniale Fabrizio De Fabritiis, creatore del mito di Capitan Novara!


venerdì 6 giugno 2008

ASSO DI COPPE - CAPITOLO 1

Disegno di Francesca Da Sacco; colori di Luca Bonisoli


Era una notte buia e tempestosa. Mastro Goffredo di Bovinara, un omone grande grosso e rubizzo, aveva da poco concluso una stressante ma lucrosa trattativa di affari, cosa che gli aveva procurato un robusto appetito.

- Esmeralda! Non è ancora pronta mia moglie? Dille di sbrigarsi, voglio mangiare!

La giovane cameriera fece umilmente capolino nella sala, e rispose tenendo lo sguardo basso:

- Vado subito a chiamarla, signore.

Mentre Esmeralda usciva dalla lussuosa sala da pranzo, Goffredo grugnì un volgare commento sulle donne che si fanno attendere. Il tono di voce dell’uomo non sfuggì alla moglie, che gracchiò dal corridoio:

- Ti ho sentito, sai? Non credere che io debba fare quello che vuoi solo perché sono tua moglie! Ho avuto dolori alla schiena per tutto il pomeriggio, scenderò quando starò meglio!

Goffredo sospirò.

- Pazza isterica, mi domando perché l’ho sposata! Esmeralda! Sono stufo di aspettare! Portami da mangiare!

Poco dopo la giovane cameriera servì a Goffredo una generosa porzione di carne arrostita accompagnata da una coppa colma di vino rosso.

- Com’è andata la trattativa di oggi, signor Goffredo?

- Bene, anzi benone! Ho piazzato alcuni smeraldi ad un prezzo molto superiore al loro vero valore! Per fortuna il mio cliente non se ne intendeva granchè di pietre preziose!

Esmeralda esitò.

- S-sono felice per lei, signore.

Mastro Goffredo guardò con lussuria il bel profilo della cameriera.

- Sì, beh, fatti trovare in camera stasera. Festeggeremo come ogni buon affare! Ci siamo capiti, vero?

- S-sì, signore…

- Brava, piccola… Adesso portami del vino buono, che questo ha un sapore orribile!

“Vecchio porco” pensò la ragazza mentre si allontanava.

...continua!