sabato 27 settembre 2008

PROVA DI CARICATURA



Un paio di settimane fa era il compleanno della mia collega Angela, e come pensierino personale le ho fatto una caricatura. Chi la conosce si renderà conto che purtroppo il disegno non le somiglia granchè, però è stato divertente provarci...

domenica 21 settembre 2008

SPEAR CITY HEROES - VITA DA EROI (11)

Se non vi ricordate l'ultima striscia, prima di leggere ripassatela qui.
A proposito di quella striscia: quasi nessuno si è accorto di un dettaglio importante.
Speravo che si notasse senza suggerimenti, ma forse sono stato un po' criptico, quindi lo rilancio adesso: nell'ultima striscia c'è un piccolo omaggio a un personaggio a me molto caro. Di chi si tratta?
Dai che non è difficile arrivarci...


Le buone intenzioni


P.S. Se siete fan di Guerre Stellari (della vecchia trilogia, intendo) e vi siete sempre chiesti da dove George Lucas abbia preso l'ispirazione, questo video può spiegarvi tutto...
...chiunque l'abbia fatto è un GENIO...

sabato 13 settembre 2008

ASSO DI COPPE - CAPITOLO 9

Disegno di Michela Da Sacco; colori di Luca Bonisoli


Quella sera stessa Sly era di nuovo a caccia.
In base alle testimonianze, infatti, il rogo alla villa di Bovinara non era stata una disgrazia.

Si era scoperto che un uomo, furibondo e visibilmente ubriaco, si era fermato a notte fonda alla taverna locale per chiedere dove si trovasse la villa di Bovinara. Aveva raccontato all’oste che Mastro Goffredo l’aveva imbrogliato vendendogli ad altissimo prezzo dei rubini falsi, e a nulla era servito avvisarlo che il gioielliere fosse morto. Deciso a farsi restituire i soldi, lo straniero si era recato da donna Lucinda. Un barbone, quello che dormiva di nascosto nel fienile della villa di Bovinara, aveva confermato tutto testimoniando di aver udito nella casa una discussione molto concitata tra un uomo e una donna. Poi l’uomo se n’era andato, ed il barbone aveva continuato a dormire, fino ad essere svegliato dal fumo dell’incendio.
Il medico del paese aveva poi completato il quadro ricostruendo che la donna era stata tramortita da un forte colpo alla nuca, che le aveva fratturato l’osso occipitale del cranio e le prime vertebre cervicali. Probabilmente in quel momento Lucinda reggeva in mano una lampada ad olio, che nell’impatto è caduta innescando l’incendio. A quel punto lo straniero, credendo di aver ucciso la donna, era scappato di corsa facendo perdere le sue tracce.
Sly fu scosso da un’ondata di amarezza: se anche Lucinda fosse sopravvissuta, il colpo alla nuca l’avrebbe lasciata paralizzata, ed era per questo che la poveretta non era riuscita a mettersi in salvo da sola una volta risvegliatasi.
Sebbene non fosse stata messa alcuna taglia sullo straniero, Sly aveva immediatamente preso parte alle ricerche. Questa volta era un fatto personale.

Nel silenzio della sua stanza il cacciatore invocò ancora una volta il potere di Ansuz, runa della conoscenza, concentrandosi sulla domanda:

“Chi è lo straniero?”

Nella sua mente apparve il simbolo di una runa.

“Laguz? Cosa c’entra la runa dell’acqua con lo straniero?”

Ma la visione non cambiò: si limitò a vibrare e a dissolversi.
Sly era turbato.
C’era qualcosa che gli sfuggiva, ma non riusciva a capire cosa fosse...
...continua!

sabato 6 settembre 2008

ASSO DI COPPE - CAPITOLO 8

disegno di Michela Da Sacco; colori di Luca Bonisoli



Alle quattro del mattino il cacciatore di taglie venne svegliato da un insistente bussare alla porta.

- …nnn c’è nesshuno… nnndate via…

- Sly, sono Maia, devi venire con me subito! Sta succedendo una disgrazia!

- Cosa c’è, hai previsto un altro omicidio con le carte?

- Ma quali carte! La villa di Bovinara sta andando a fuoco!

I due si precipitarono sul luogo dell’incendio. Le fiamme avevano ormai avviluppato completamente la casa ed era impossibile avvicinarsi. Dall’interno della villa si udivano le urla stazianti della signora Lucinda rimasta intrappolata tra le fiamme, mentre una lunga fila di persone formava una catena umana per portare secchi pieni d’acqua dal canale più vicino, nel disperato tentativo di spegnere il rogo. Maia si unì a chi portava i secchi d’acqua, mentre Sly invocava il potere di Kaunaz, runa del fuoco, perché gli concedesse protezione dalle fiamme. Immune al devastante effetto dell’incendio, il cacciatore di taglie si infilò nella villa cercando disperatamente di raggiungere la donna.

Dentro era l’inferno. La protezione offerta dalla magia rendeva appena tollerabile il calore soffocante, ed ogni respiro bruciava in gola mentre Sly avanzava faticosamente tra i mobili arsi e le travi crollate. Guidato dalle grida della donna, che lentamente si affievolivano, Sly salì al primo piano arrampicandosi sulla scala in fiamme. Quando il cacciatore trovò Lucinda, stesa sul pavimento accanto ai cocci di una lampada ad olio rotta, le grida ormai erano divenute un flebile lamento, appena udibile nel fragore dell’incendio. La donna giaceva a terra, gravemente ustionata. Sly la sollevò delicatamente e la portò nella stanza adiacente, su una terrazza. Dal basso alcuni uomini portarono un telo e lo tennero teso in modo che Sly potesse lasciarvi cadere Lucinda, ormai agonizzante. Poi il cacciatore di taglie saltò a terra agilmente un attimo prima che il tetto, divorato dalle fiamme, crollasse con un boato alle sue spalle.

Nel giro di poche ore, della villa di Bovinara e dei suoi occupanti rimase solo qualche muro annerito che svettava, fumante e spettrale, sul cumulo di cenere e legno carbonizzato.

...continua!