venerdì 8 giugno 2012

BUFFY THE VAMPIRE SLAYER

Alcuni protagonisti della serie "Buffy the vampire slayer".
Da sinistra a destra: Giles, Xander, Buffy, Willow, Oz

Chi l'avrebbe mai detto? Da ragazzo ho sempre snobbato questa serie televisiva mentre ora, a 15 anni di distanza, la sto guardando e devo dire che la trovo sorprendentemente bella.
Ho iniziato a guardare la prima stagione (in inglese) alcune settimane fa quasi per caso, ma la serie mi ha subito preso talmente tanto che non sono più riuscito a fermarmi, tant'è che ho letteralmente divorato le prime 3 stagioni (sono 56 episodi in poche settimane, ne sono consapevole...).

Per chi non la conosce, la serie racconta la vita di una sedicenne (Buffy Summers) che va a vivere insieme alla madre nella cittadina californiana di Sunnydale. Ma non si tratta di una cittadina come le altre: Sunnydale infatti si trova sopra una "Hellmouth" (bocca dell'inferno) ed è popolata da una grande quantità di mostri e forze occulte, tra cui soprattutto vampiri. Fortunatamente nemmeno Buffy è una ragazza come tutte le altre: lei è la "Vampire slayer", colei che uccide i vampiri, ed è dotata di poteri soprannaturali come forza, agilità resistenza e capacità di guarigione superiore ai limiti umani.

Le incursioni demoniache in città si intrecciano con la vita privata della ragazza, che nelle prime 3 stagioni vive gli ultimi 3 anni delle scuole superiori, poi nella quarta stagione inizia l'università e così via.

La cosa più bella della serie, secondo me, sono i personaggi: evolvono di anno in anno, maturano, gioiscono, soffrono, cambiano il modo in cui vedono sè stessi e gli altri, si innamorano, si lasciano, commettono degli errori e... insomma, sono credibili e molto umani.

Il mio personaggio preferito è di gran lunga Willow Rosenberg: all'inizio è un genietto del computer, acqua e sapone, timido, insicuro e preso di mira dai compagni di scuola, poi nel corso della serie acquisisce più sicurezza, diventa una strega Wicca e... il resto non l'ho ancora visto (ma su Wikipedia e Youtube trovate tutti gli spoiler che volete).
In un paio di episodi compare una versione vampira di Willow, proveniente da un universo alternativo, semplicemente grandiosa. Prevedibilmente, Vamp Willow è molto aggressiva nel modo di vestire, nel comportamento e nella sensualità degli atteggiamenti... tutto l'opposto della timida, dolce e impacciata ragazzina compagna di classe di Buffy!

Anche i dialoghi sono molto carini. Vi lascio con un esempio riguardante proprio Vamp Willow:


Vamp Willow sta schiacciando a terra col piede un vampiro di nome Alfonse. Nel frattempo gli tiene un braccio disteso verso l'alto e gioca con le dita della sua mano, sorridendo in modo innocente.
 

 - Vamp Willow: "Per chi lavori?"
 

 - Alfonse: "Non ti dirò niente!"
 

(Vamp Willow rompe un dito della mano di Alfonse)
 

 - Vamp Willow: "Per chi lavori?"
 

 - Alfonse (soffrendo): "Wilkins... il Sindaco"
 

(Vamp Willow rompe un altro dito ad Alfonse)
 

 - Vamp Willow: "Per chi lavori?"
 

 - Alfonse (soffrendo ancora di più): "Per te"



lunedì 14 maggio 2012

METAL GEAR SOLID 3 FANART



Disegni: Michela Da Sacco
Colori: Luca Bonisoli


Fanart che ho colorato come regalo di compleanno per mio cugino Marco.
Basi di colore e ritocchi finali fatti con Photoshop; tutto il resto fatto con Paint Tool Sai.


mercoledì 18 aprile 2012

SPEAR CITY HEROES STAGIONE 1 - AGGIORNAMENTI


Con lentezza esasperante, a causa dei soliti numerosissimi impegni, sto macinando, digerendo e scrivendo gli episodi della serie (che probabilmente dai 10 previsti saliranno a 11... o forse a 22, se riterrò opportuno suddividere ulteriormente ogni episodio in due parti). I primi 4 su 11 sono pronti, ma prima di iniziare la pubblicazione voglio mettermi avanti ancora un po'. In questo modo spero di riuscire a mantenere una cadenza di pubblicazione regolare (settimanale) senza accumulare ritardi o lasciare "buchi". L'ideale sarebbe avere tutto pronto prima di pubblicare, però se continuo con questo ritmo inizierete a leggere qualcosa nel 2015 (Maya permettendo). Cercherò di trovare una giusta via di mezzo.
Nel frattempo il lato positivo, per quel che vale, è che sono molto soddisfatto di com'è riuscito l'ultimo episodio che ho scritto. Spero di continuare così.

giovedì 15 marzo 2012

DAVVERO EP. 34 - IL COLORE AL SERVIZIO DELLO STORYTELLING





Tutti i veri coloristi di fumetti sanno (o dovrebbero sapere) che colorare non significa solo abbellire i disegni, ma soprattutto contribuire a raccontare una storia. Il colore è uno strumento potentissimo per veicolare le emozioni, in modo -per così dire- anche un po' subliminale. Un esempio da manuale dell'applicazione di questo concetto l'ho trovato oggi nell'episodio 34 del webcomic italiano Davvero (lo ricordate? Ne avevo parlato qui e qui).

La storia inizia con la protagonista al settimo cielo (non aggiungo dettagli per evitare spoiler) e proseguono con una "doccia fredda", che fa piombare la protagonista nella disperazione più cupa.
Questa transizione emotiva è espressa, oltre ai disegni ed ai testi, anche con un uso magistrale del colore: tinte calde e sature (piene di vita ed allegria) per la prima tavola, seguite da colori freddi e spenti quando si capisce che c'è qualcosa che non va, per poi passare ai toni di grigio (che nel giro di tre vignette perdono persino le ombreggiature, rimanendo piatti) e finire con un tetro bianco e nero sempre più carico di ombre.
E pensare che, nella fiction, dalla prima tavola sarà trascorsa si e no mezz'ora!

Ecco, per come la vedo è dai tocchi di classe come questi che si riconoscono i veri professionisti!


giovedì 8 marzo 2012

MIMOSA


Con la parola mimosa, soprattutto in occasione della festa della donna, ci si riferisce generalmente alla pianta ornamentale Acacia dealbata, appartenente alla Famiglia delle Mimosaceae (dette anche Fabaceae). Le foglie sono lineari parallelinervie a margine intero di colore verde argenteo disposte in 8-20 paia di pinnule perpendicolari al rametto e composte a loro volta da circa 20-30 paia di foglioline perpendicolari alla nervatura principale. I fiori sono riuniti in capolini globosi sferici di colore giallo e profumati; raccolti in racemi di 7–10 cm che si sviluppano all'ascella delle foglie.



Attenzione però a non fare confusione: il termine Mimosa dal punto di vista botanico si può anche riferire ad un Genere, sempre appartemente alla famiglia delle Fabaceae, di aspetto diverso dalle mimose comunemente intese. Nell'immagine qui sopra potete vedere i fiori di Mimosa pudica.



 Mimosa è anche un cocktail preparato con champagne e succo d'arancia in proporzione di 5 a 1.



E come possiamo dimenticare la torta mimosa? Pan di spagna per il fondo, farcitura con crema pasticcera e panna montata e copertura con altro pan di spagna a cubetti per conferire l'aspetto caratteristico, che ricorda i fiori di Acacia dealbata.

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Buona festa della Donna a tutte le lettrici del blog! ^__^
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lunedì 5 marzo 2012

CON LA MOTO SON BUONI TUTTI!

In effetti per farlo con una nave da crociera ci vuole un certo talento...

Non è recentissima, ma mi fa sempre ridere. ^__^
Luca.

martedì 28 febbraio 2012

I SOGNI SON DESIDERI...


... e il caro Pancho ha sempre avuto un debole per le "bad girls"... ^__^

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mercoledì 22 febbraio 2012

SPEAR CITY HEROES STAGIONE 1 - QUALCHE ANTICIPAZIONE



Quando l'ispirazione chiama, bisogna rispondere. Così ho iniziato a lavorare alacremente alla (finta) serie televisiva dei miei eroi, accorgendomi di due cose:
1) La storia (almeno fin'ora) non sembra affatto male.
2) Gli episodi sono dannatamente lunghi!

Questo pone un problema, e le possibili soluzioni sono due: o taglio sulla storia o cambio la ripartizione degli episodi.
Visto che non voglio cedere troppo sulla trama e che la serie è stata concepita in soli 5 episodi (tutto sommato pochi), ho deciso di optare per la seconda alternativa. Di conseguenza ogni episodio sarà spezzato in due, portando la serie a 10 episodi tondi tondi! I primi due sono già scritti ed i successivi due sono già pianificati. Gli altri seguiranno man mano.

Questa novità, almeno dal mio punto di vista, è un bene, perchè ci sarà più spazio per approfondire i personaggi e creare trame intricate! Volete qualche esempio? Eccolo!
- Getteremo luce sul difficile passato di Maximum!
- Vedremo Pancho alle prese con il senso di colpa!
- Metteremo a rischio ben due identità segrete!
- Conosceremo meglio super-criminali già noti, come Vinnie La Rosa, Turmoil, Brick e Killghost!
- Introdurremo Fanboy, la nuova inquietante nemesi di Thunderlass!
- Scopriremo fin dove è disposta a spingersi la giornalista Sheila Goldraven pur di ottenere uno scoop!
- Assisteremo a rivelazioni che potrebbero portare l'intero super-gruppo di Spear-Force a sciogliersi!
- Indagheremo crimini coperti da altri crimini, che a loro volta nascondono delitti ancora peggiori!
- Ci sentiremo come burattini manovrati da un'eminenza grigia sempre un passo davanti a noi!
- Saremo immersi in battaglie spettacolari, acrobazie impossibili e drammi molto più intensi di quanto si sia mai visto finora a Spear City!

Tutto questo e molto altro ancora nella strabiliante prima stagione della (finta) serie televisiva degli Spear City Heroes! Prossimamente su questo blog.
Non perdetevela! ^__^


PS = per chi già conosce Avventure in Prima Serata (il gioco di ruolo che ho utilizzato come guida per impostare la serie) lancio fin da ora una piccola sfida: sarete in grado, solo leggendo gli episodi, di ricostruire la scheda del personaggio di Maximum, Thunderlass, Pancho e Mach5? ^__-

venerdì 17 febbraio 2012

SPEAR CITY HEROES... LA (FINTA) SERIE TV!


Visto che è passato tanto tempo della conclusione di Sfida Finale, recentemente mi sono messo a caccia di idee per sviluppare i miei personaggi. Mi sono reso conto che sono poco definiti, poco interessanti. Ho riflettuto sul fatto che, ad esempio nelle serie televisive, la gente spesso non si ricorda della trama di ogni singolo episodio, però si ricorda quello che succede ai personaggi, le loro vicende personali. Ho ripensato al saggio consiglio trovato su un manuale di sceneggiatura della DC Comics: "people are interested in people".
 Torniamo allora al punto di partenza: come potevo fare per sviluppare i personaggi in modo interessante e organico? Non mi veniva in mente nessuna storia abbastanza valida.

Poi ho avuto l'illuminazione: quello che mi serviva era un metodo, uno schema guida da seguire per costruire ciò che desideravo un mattone alla volta. E sapevo dove trovarlo.
Non si tratta di un manuale, ma di un gioco. Un gioco di ruolo, per l'esattezza, chiamato Avventure in Prima Serata. E' fatto apposta per giocare una serie televisiva inventata da zero dai giocatori ed è incentrato proprio sullo sviluppo dei personaggi. Esattamente quello che mi serviva!

Così ho seguito le regole (opportunamente adattate al mio scopo) ed ho impostato la storia che volevo realizzare come se fosse un telefilm, suddiviso in 5 episodi, con una trama principale e alcune trame secondarie. E' stato un processo molto divertente e ne è uscito qualcosa che secondo me ha delle potenzialità.

Ora, risolto il primo problema, se n'è presentato subito un altro: la storia in questione è massiccia, anche se 5 episodi all'apparenza possono sembrare pochi. Come la racconto? Di disegnare un fumetto non se ne parla: mi servirebbero anni per completarlo e non voglio imbarcarmi in un progetto simile. Di scrivere un racconto, magari con qualche illustrazione come Sfida Finale, non ne ho voglia perchè anche in quel caso dovrei comporre dei papiri per ogni episodio, inoltre come scrittore sono meno che mediocre. Mi serve uno strumento più agile, in grado di comunicare quello che mi serve lasciando che il lettore riempia i vuoti con la propria immaginazione.

Ed ecco un'altra illuminazione: visto che ho provato a fare qualcosa di nuovo strutturando la storia come una serie televisiva, tanto vale proseguire sulla strada tracciata con un altro esperimento!
Per farla breve, pubblicherò la storia sul blog sotto forma di sceneggiatura cinematografica, magari aggiungendo qualche disegno qua e là, per non lasciare i post senza immagini (che è una cosa che proprio non si fa! ^__^).

Come dicevo, si tratta di un esperimento. Non sono un cineasta, così come non sono un fumettista nè uno scrittore, quindi il risultato non sarà sicuramente professionale. Però la storia sottostante è solida, perciò chiedo anche a voi di fare un esperimento e provare a leggere qualche episodio lasciando la fantasia accesa e immaginando nella vostra mente le sequenze televisive.

La serie partirà a breve, intanto qui sotto trovate la presentazione di ogni episodio. Se poi l'idea dovesse funzionare, magari in futuro ci sarà spazio per la seconda stagione! ^__^
  1. Le rose sono rosse, le viole sono blu... = Durante un tentativo di rapina alla Spear City National Bank perpetrato dal super-criminale Brick, la giornalista Violet Madison viene uccisa accidentalmente. Quando un indizio collega sia Violet che Brick al boss della malavita Vinnie La Rosa, gli eroi di Spear-Force capiscono che la morte della giornalista potrebbe non essere stata casuale...
     
  2. Dietro la maschera = Mentre le indagini sulla morte di Violet Madison proseguono, Sheila Goldraven, inviata speciale dello Spear City Network specializzata in super-eroi, si avvicina pericolosamente a scoprire l'identità segreta di Maximum, cioè la superstar del cinema d'azione Denzel Johnson. Ma quale, tra l'attore e il supereroe, è la vera maschera?
     
  3. Fanboy = Un pazzo ossessionato da Thunderlass, che si firma col nome di "Fanboy", perseguita la super-eroina divorato dal desiderio di averla solo per sè. Ciò che all'inizio sembra una fastidiosa seccatura, poco importante rispetto all'evasione di Brick dal carcere, si trasforma in un affare di vita o di morte quando Fanboy scopre l'identità segreta di Thunderlass e rapisce qualcuno molto vicino a lei...
     
  4. La casa degli specchi = L'indagine sulla morte di Violet Madison prende improvvisamente una piega sinistra che getta un'inquietante ombra proprio su un membro di Spear-Force! Quando Pancho scopre la verità in un drammatico confronto con il fratello e super-criminale Turmoil, gli eroi si trovano davanti ad una delle scelte più difficili della loro vita...
     
  5. Pezzi di ricambio = Gli eroi finalmente svelano il mistero dietro all'omicidio di Violet Madison e scoprono di quale orrendo crimine si è macchiato Vinnie La Rosa. In una frenetica corsa contro il tempo, i membri di Spear-Force lottano per salvare una vita innocente e contemporaneamente impedire che Vinnie la faccia franca. I secondi scorrono inesorabili, riuscirà Mach5 ad essere abbastanza veloce?

lunedì 13 febbraio 2012

QUAL E' L'ARTE MARZIALE PIU' FORTE?


Questo post mi ha dato lo spunto per scrivere due righe su una delle domande più frequenti eppure mal poste che si possono fare nel campo delle arti marziali: qual è l'arte marziale più forte?
Personalmente, dopo ventun anni di pratica ed esperienza diretta in quattro arti marziali diverse (Judo, Karate, Aikido e Wing Chun), sono arrivato alla conclusione che una risposta univoca non esiste, perchè nessuna arte marziale può vincere sempre e sistematicamente su una o più altre arti marziali!

Mi spiego meglio. In un combattimento il vincitore è determinato da due fattori: le persone coinvolte ed il contesto.
- Persone: chi dei due ha più esperienza? Chi è più allenato? Chi riesce ad utilizzare al meglio il bagaglio tecnico di cui dispone?
- Contesto: qual è la situazione? Un combattimento sportivo? Una rissa per strada? C'è un regolamento da rispettare? C'è un reale pericolo per la propria incolumità fisica?

Alcuni esempi:

- tra un maestro dello Stile della Carezza Delicata ed un novizio dello Stile dello Squartamento Sanguinario chi vince? Probabilmente il maestro. Allora lo stile della Carezza Delicata è più forte dell'altro? Non è detto!

- tra due combattenti di pari abilità, uno completamente fuori forma e l'altro atleta olimpionico, chi vince? Probabilmente l'atleta. Allora l'arte marziale dell'atleta è più forte dell'altra? Non è detto!

- tra un lottatore di Judo ed un pugile di pari abilità e condizione fisica chi vince? Se il pugile riesce a tenere a distanza il judoka, probabilmente vince lui. Allora il pugilato è più forte del judo? Non è detto, perchè se il judoka riesce a chiudere la distanza e portare il pugile al suolo, probabilmente vince lui. Ma allora il judo è più forte del pugilato? Non è detto!

- in una competizione sportiva tra un pugile ed un praticante di karate Kyokushinkai di pari abilità e condizione fisica chi vince? Se il regolamento è quello del Kyokushinkai, dove sono ammessi i calci e vietati i pugni al volto, probabilmente il pugile non ha molte speranze. Allora il karate Kyokushinkai è più forte del pugilato? Non è detto, perchè se invece il regolamento adottato è quello della boxe, dove sono vietati i calci e ammessi i pugni al volto, probabilmente il pugile stravince. Ma allora il pugilato è più forte del karate Kyokushinkai? Non è detto! (*)

- prendiamo infine un lottatore di Ju Jitsu Brasiliano (esperto di combattimento a terra) e mettiamolo in una situazione diversa dalla competizione sportiva: è in discoteca un sabato sera, con vestiti attillati non certo adatti alla lotta, e viene coinvolto in una rissa nel bagno degli uomini (dove per terra non c'è il tappetino imbottito, ma mattonelle dure, sconnesse e sporche di... meglio non indagare...) contro una persona armata di coltello che non ha mai praticato arti marziali in vita sua, ma è chiaramente impasticcata e non sente dolore nè fatica a causa di tutte le sostanze che ha in corpo. Chi vince? Forse l'impasticcato. Ma allora il BJJ è un'arte marziale debole? Non è detto!

Insomma, secondo me bisogna smettere di pensare come nei film (o nei cartoni animati di Ken il guerriero) che in un duello se vinco io allora la mia arte marziale è più forte della tua.
E' una fesseria!



(*) = Non finisce mai di stupirmi l'impatto del regolamento sulle prestazioni di un combattente! Ogni arte marziale, soprattutto se prevede competizioni sportive, tende a massimizzare la propria efficacia in relazione alle regole che si devono rispettare. Col tempo gli atleti sviluppano adattamenti e reazioni automatiche che si adattano come un guanto al regolamento stesso. Cambiare le regole di riferimento per un agonista non significa solo vietare o permettere alcuni colpi, ma obbligarlo a ripensare completamente il proprio modo di combattere, togliendogli molti degli automatismi che lo rendono veramente efficace. In pratica ad ogni tecnica il cervello del combattente deve perdere una frazione di secondo per decidere se è ammissibile oppure no. Ci sono filmati su youtube estremamente illuminanti in questo senso...

giovedì 9 febbraio 2012

TI SPIEZZO IN DUE!


Matite: Michela Da Sacco
Colori: io (Luca Bonisoli)

...vi ho già detto che adoro i disegni di Michela? @__@
Potenti e dinamici come pochi altri, quando li vedo mi viene istintivamente voglia di colorarli! ^__^
Per questa illustrazione ho usato il programma Paint Tool Sai, che più lo uso più mi piace! Peccato che dia qualche problema con la Cintiq (ignora la sensibilità alla pressione), quindi devo usarlo con la Wacom vecchia.
Pazienza... -__-'


Luca.

lunedì 6 febbraio 2012

KINGDOM RUSH


Oggi spendo due parole su un videogioco che in questi giorni mi sta "prendendo" tantissimo. Si chiama Kingdom Rush ed è stato sviluppato dagli Ironhide Studios in collaborazione con Armor Games.
E' un gioco fantasy del genere "tower defense": il giocatore deve disporre le sue truppe lungo un percorso per impedire che i mostri lo attraversino completamente da un lato all'altro. Se troppi mostri riescono a fuggire, game over. I mostri arrivano ad ondate successive sempre più impegnative e difficili da fermare; ogni mostro abbattuto fa guadagnare monete d'oro che possono essere spese per potenziare le torri disposte lungo il percorso, oppure costruirne di nuove. Ogni livello ha una mappa diversa, così come sono diverse le ondate di mostri da fermare.

Le truppe a disposizione del giocatore sono di quattro tipi:
- Soldati = combattono solo corpo a corpo e la loro funzione è quella di rallentare l'avanzata dei mostri in modo da permettere alle altre torri di abbatterli. Una volta potenziati al massimo possono diventare paladini (molto resistenti e in grado di curare le proprie ferite) oppure barbari (meno resistenti, ma vere e proprie "affettatrici" ambulanti).
- Arcieri = la loro funzione è quella di abbattere i nemici velocemente e da una certa distanza. Hanno un'ottima velocità di tiro, ma sono poco efficaci contro i mostri corazzati (che purtroppo sono tanti). Una volta potenziati al massimo possono diventare una sorta di "super-arcieri dei boschi", mitragliatrici di frecce avvelenate con radici degli alberi che intrappolano i nemici, oppure cecchini armati di moschetto in grado di colpire lontanissimo e abbattere i nemici con un colpo singolo.
- Maghi = utili per danneggiare con proiettili magici i mostri corazzati, hanno una velocità di tiro un po' bassa, ma sono formidabili agli alti livelli. Una volta potenziati al massimo possono diventare... ehm... "maghi viola" oppure "maghi arancioni". I primi causano danni piuttosto alti e possono lanciare una sorta di raggio della morte, nonchè teletrasportare via i nemici facendoli arretrare nel loro percorso (abilità impagabile nei livelli finali del gioco), mentre gli altri possono evocare un possente golem di pietra e trasformare i mostri in pecore (beeeeeeh!!!).
- Artiglieri = sono i classici nani che amano far esplodere le cose. Lentissimi nel colpire, costosi da potenziare e praticamente inutili all'inizio del gioco, diventano inarrestabili macchine per distruggere agli alti livelli, soprattutto quando ce ne sono due o tre vicini tra loro. Una volta potenziati al massimo possono costruire il cannone "Big Bertha" in grado di lanciare missili a ricerca e granate a frammentazione, oppure generatori Tesla in grado di lanciare fulmini che si propagano da mostro a mostro.

Durante le partite il giocatore ha anche la possibilità di schierare sul campo di battaglia alcune truppe di rinforzo oppure lanciare devastanti piogge di meteore. Inoltre in alcuni livelli sono disponibili truppe bonus (costose, ma efficaci) come gli elfi silvani, oppure un Sasquatch, oppure ancora un obelisco in grado di lanciare raggi di luce che inceneriscono i nemici sul posto.

I mostri sono estratti dal classico bestiario fantasy alla D&D (goblin, orchi, troll, lupi, gargoyle, ragni giganti, scheletri, cavalieri oscuri, demoni vari, ecc...) ed hanno caratteristiche diverse l'uno dall'altro: ci sono quelli che fungono da carne da cannone, quelli deboli ma veloci, quelli lenti ma resistentissimi, quelli volanti che non possono essere fermati dai soldati, quelli che curano o potenziano i loro compagni, quelli che colpiscono da lontano... il tutto senza dimenticare i boss finali (enormi e 50 volte più difficili da abbattere dei mostri normali).


Di questo gioco mi piace praticamente tutto, ma mi voglio soffermare su alcuni punti in particolare:
- L'aspetto grafico = è colorato, fumettoso ed estremamente stiloso. Le animazioni sono splendide e tutti i personaggi, nonostante siano minuscoli sullo schermo, sono perfettamente riconoscibili.
- Le voci = Ogni volta che si potenzia una torre, la torre risponde con una frase. Le voci sono perfette e contribuiscono tantissimo a caratterizzare i personaggi, ad esempio "Like a whisper" per gli arcieri, oppure "Let there be light!" per i paladini. Ma i miei preferiti sono di gran lunga i nani artiglieri con il cannone Big Bertha! ("Hail to the king, babe!", "Rest in pieces!", "Say hallo to my little friend!").
- Il gameplay = richiede davvero una buona dose di strategia (i livelli sono DIFFICILI!) e la conoscenza perfetta delle caratteristiche non solo di tutte le torri, ma anche di tutti i mostri. Notevole la possibilità di rigiocare ogni livello in tre modalità: "Campaign" (quella normale, condita con un po' di trama di sottofondo), "Heroic" (solo 6 ondate di mostri molto impegnativi) e "Iron" (un'unica mega-ondata di mostri da affrontare in condizioni particolari, tipo "niente soldati", oppure "solo maghi").
- L'umorismo = è la ciliegina sulla torta. dei nani ho già parlato, inoltre il gioco è pieno zeppo di citazioni dei film (es. "I see dead people", "Avada Kedavra!", "You shall not pass!" e l'immortale "Yippie kay yay motherf*****!" di Bruce Willis in Die Hard). A proposito: provate a cliccare ripetutamente sulle pecore sparse in giro per i livelli... ^__-

Ultima nota: come molti giochi sviluppati in Flash, è GRATIS. Però, se come me volete sbloccare i contenuti extra (più monete d'oro, due livelli extra e la possibilità di cambiare l'aspetto delle truppe di rinforzo, facendole diventare i personaggi di Guerre Stellari o di Street Fighter), dovrete fare uno sforzo e pagare la bellezza di... 3 dollari! (praticamente 2 euro e mezzo).
Se vi piace il genere, ne vale sicuramente la pena!


sabato 21 gennaio 2012

DAVVERO - REPRISE



DLIN DLON!
Si informano i signori visitatori che l'episodio di "Davvero" a cui ho contribuito con le basi di colore, cioè il numero 20, dovrebbe essere online giovedì prossimo (il 26 gennaio).
Ai testi naturalmente Paola Barbato, ai disegni Andrea Modugno, ai colori (oltre a me) l'ineffabile Oscar Celestini ed al lettering -credo- Manredi Toraldo.
Non perdetevelo!

sabato 7 gennaio 2012

DAVVERO


Davvero è un bel fumetto online di Paola Barbato. Racconta le vicende di Martina, diciannovenne bresciana che vuole dimostrare a tutti di riuscire a cavarsela da sola, senza l'appoggio di mamma e papà. Viene pubblicato su www.davvero.org ed è arrivato al 14° episodio. E' scritto bene, disegnato bene, colorato bene, letterato bene. E' bello da leggere ed è interessante perchè racconta una storia che potrebbe succedere realmente.

Davvero è una scommessa. Paola era stufa di sentir dire che il fumetto realistico, di formazione, è un genere che in Italia non "tira". Se funziona per molti manga ambientati in giappone -si è chiesta l'autrice- perchè mai non dovrebbe funzionare con personaggi italiani, in cui è persino più facile identificarsi? E così Paola ha deciso di dimostrare a tutti, un po' come Martina, che questo fumetto può reggersi sulle sue gambe. E ci sta riuscendo alla grande.

Davvero è un progetto a cui ho l'onore di partecipare personalmente. Sarà che mi sono sempre schierato volentieri dalla parte di chi vuole sfatare questo tipo di luoghi comuni, sarà che non volevo mancare l'opportunità di mettere il mio nome piccolo piccolo accanto a coloristi del calibro di Emanuele Tenderini, Fabio D'Auria ed Oscar Celestini, sarà che la storia scritta da Paola mi ha subito intrigato... insomma, un piccolo contributo (le basi di colore per un episodio) lo darò anch'io.

Davvero è lì che vi aspetta. Se non lo avete mai letto, fatelo ora. Vi piacerà, parola mia. Se non ci credete, provate. Poi sono certo che mi verrete a dire che avevo ragione. Davvero.


P.S. = il disegno all'inizio del post è la mia interpretazione di Martina, protagonista di Davvero, in uno dei momenti di imbarazzo che le capitano così frequentemente negli ultimi episodi. E' anche il primo disegno che pubblico sul blog realizzato interamente con la mia Cintiq nuova fiammante! Devo ancora farci la mano per bene, ma già le prime impressioni sono molto positive! ^__^