Nel covo dei banditi, Stella aveva fame.
La ragazzina si sforzava di non pensarci, ma ad ogni tentativo i morsi dello stomaco sembravano più forti. Anche se nessuno glielo aveva ancora detto, lei sapeva perché la tenevano a digiuno: per logorarla ed estorcerle il segreto di suo padre.
Il conte di Montedoro, infatti, teneva nascosto il tesoro di famiglia in un luogo segreto. Con la morte del conte era naturale pensare che Stella, unica parente stretta ancora in vita, fosse la sola a conoscere come trovare il tesoro.
Lo zio Teroldego aveva voluto prenderla con sé dal giorno del funerale, ma a Stella quell’uomo non era mai piaciuto. Aveva qualcosa di… “biforcuto”, ecco, come la tata Fei Ling.
Stella ricacciò indietro le lacrime pensando a com’era diversa la sua vita solo pochi mesi fa, quando suo padre e la tata Marianna erano ancora vicino a lei. con loro era felice, con lo zio e Fei Ling no – anzi, li detestava!
Per questo due giorni prima aveva disubbidito e si era avventurata da sola di nascosto nel bosco. Purtroppo non era stata abbastanza brava e gli uomini dello zio l’avevano vista. Il ricordo fece rabbrividire Stella: per prenderla avevano sguinzagliato persino i cani! Allora lei si era messa a correre come il vento, addentrandosi sempre più tra gli alberi senza guardare dove andava e senza fermarsi, anche se i polmoni parevano scoppiare per lo sforzo. Poi, all’improvviso, qualcuno le aveva gettato una coperta addosso e l’aveva spinta a terra per legarla, dopodichè l’aveva sollevata e portata chissà dove. All’inizio aveva pensato che si trattasse degli uomini dello zio che la stavano riportando a casa, invece era stata rinchiusa nella grotta, ed aveva capito che i suoi rapitori erano banditi in cerca del tesoro di suo padre.
“Oh papà! Mi avevi avvertito tante volte!” pensò amaramente.
Ricordando nuovamente il padre scomparso, la bambina fu travolta da un’ondata di emozioni troppo intense da trattenere. Si raggomitolò sul suo giaciglio e pianse sommessamente per tutto il resto della notte.
...continua!
2 commenti:
Ciao Luca,
non c'entra nulla col tuo post ma noi sabato presentiamo in negozio il volume "Il mostro di Firenze" della Beccogiallo con le due autrici.
Non ho capito se sei di Padova, ma se ti interessasse fare un salto mi farebbe piacere così ci si conosce. Prossimamente abbiamo organizzato altri incontri tra i quali uno con Ausonia, comunque ne parlerò sempre nel blog.
Non vorrei sembrasse che uso il tuo blog x farmi pubblicità, era un invito :).
Buona serata
fede
Ciao, Fedeman, grazie mille dell'invito! Io sono di Reggio Emilia, e non credo che sabato riuscirò a venire a Padova. Sarà per un'altra volta (magari ci incontriamo a Lucca a novembre, se ci vai).
A presto.
Luca.
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