Non appena tornato, Sly si precipitò nello studio della cartomante per raccontare lo scontro con il drago… a modo suo.
- …allora con la mia spada ho diviso a metà il soffio infuocato del drago, poi ho afferrato il mostro per le corna e l’ho scaraventato contro un albero! Avresti dovuto vedermi: ero inarrestabile, una vera furia! Il drago arretrava tentando di difendersi, e le sue scaglie erano appena sufficienti per proteggerlo dai miei colpi! Ad un certo punto mi sono stancato di giocare con lui e…
Maia, che sapeva tutta la drammatica verità ma non voleva deludere il suo caro Sly, per un po’ si finse meravigliata da quell’eroica, prolissa, interminabile impresa, poi decise di darci un taglio.
- Sembra che le tue ultime settimane siano state piuttosto vivaci! Sai, anch’io non mi lamento: ho iniziato a sperimentare una nuova tecnica di predizione del futuro. Si tratta di immergersi completamente in una vasca piena di acqua, e meditare rimanendo in apnea il più a lungo possibile. Vorresti provare anche tu?
Al sentir nominare le parole ‘immergersi’, ‘acqua’ e ‘apnea’ a Sly si rizzarono i capelli. La boria del cacciatore di taglie fece rapidamente dietrofront.
- Ehm… ma guarda un po’ come si è fatto tardi! Scusami, sai, ma ho fatto un lungo viaggio e non sono ancora tornato a casa… Sarà per un’altra volta…
Un saluto frettoloso e il giovane si eclissò.
“Ti conosco, mascherina!” pensò Maia sogghignando di nascosto.
Dal canto suo Sly si sentiva come se avesse appena scampato un pericolo mortale.
“Acqua? Ma siamo impazziti? Non voglio aver più niente a che fare con l’acqua per almeno un anno!”
Per tutta risposta brontolò un tuono improvviso e subito iniziò a scendere dal cielo un fitto scroscio di pioggia.
Imprecando contro la cattiva sorte, il cacciatore di taglie affrettò il passo verso la sua umile dimora, ed intanto rimuginava amareggiato che, pur avendo impiegato settimane a risolvere il caso della villa di Bovinara, non ne aveva ricavato nemmeno un centesimo.
Proprio mentre si ripeteva che ‘peggio di così non poteva andare’ Sly, bagnato come un pulcino, vide la ciclopica signora Mogg che lo attendeva minacciosa sulla soglia di casa ostruendone quasi completamente il passaggio. Allora il cacciatore si ricordò della finestra che aveva sfondato diverse sere prima per fuggire alle avances di Mariaclotilde.
Come da copione Erselinda Mogg, con lo sguardo truce ed il mattarello brandito come una clava, abbaiò:
- Signor Tarantola! MI DEVE DEI SOLDI!
Fine.
Siamo così arrivati alla fine anche di questa seconda avventura di Sly Tarantola. Spero vivamente che vi siate divertiti a leggerla quanto io mi sono divertito a scriverla!
Con l'anno nuovo torneremo in compagnia dei supereroi di Spear City, riprendendo dove li avevamo lasciati (per rinfrescare la memoria leggete qui).
Per il momento vi saluto rinnovando gli auguri di Buone Feste a tutti!
Ci rivediamo nel 2009!
Luca.
4 commenti:
e' incredibile l'effetto materico che hai dato alle illustrazioni mettendo "soltanto" la luce!
Bravo!
Addirittura!
Grazie, Ivan, comunque mi sono anche aiutato un po' con le ombre, e utilizzando due luci di colore differente... ^__^
Oh, finalmente sono riuscita a leggermi tutta la vicenda d'un fiato!
Bella bella l'avventura e stupendi i disegni/colori!
Complimenti davvero!
... Anche se il disegno più bello in assoluto è quello che ho affisso alla parete dell'ufficio... He! He! He!
Tanti auguri di... buon tutto!
A presto.
Tanti auguri di buon tutto anche a te, Viviana, e grazie mille dei complimenti| ^__^
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