domenica 16 novembre 2008

L'ANGOLO SERIO - FREE BLOGGER

E' attualmente al vaglio della Commissione Cultura della Camera un disegno di legge (DdL C 1269) che da molti è già stato ribattezzato "ammazza-blog".
Il testo proposto discende della proposta di legge "Levi-Prodi" dell'anno scorso (ritirata dopo le proteste di massa degli internauti), e se dovesse diventare legge potrebbe portare serie ripercussioni nel mondo dei blogger. Vediamo perchè:

Ai sensi dell'art. 2 viene definito prodotto editoriale "qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso".
Questa definizione è talmente ampia da risultare onnicomprensiva, e include al suo interno tutti i blog, ma non solo: gran parte dei contenuti pubblicati su internet potrebbero rientrare nella definizione di "prodotto editoriale" senza troppi sforzi.

E qui arriva la prima "gabola": il testo di legge stabilisce che non sono "editoriali" (e quindi sono esclusi da tutti gli obblighi che spiegherò dopo) i prodotti destinati alla "sola informazione". Ma quali blog o siti internet possono dirsi destinati solo all'informazione senza fare (nemmeno in parte) formazione, divulgazione o intrattenimento? Al massimo quelli giornalistici. E perchè quei blog o siti non dovrebbero essere considerati "prodotto editoriale", al pari -ad esempio- di un webcomic o del sito di una catena di negozi?

Tornando a noi, tenere un blog o pubblicare contenuti su internet (se sono "prodotti editoriali") ai sensi dell'art. 6 è "attività editoriale", anche se effettuata in forma privata e senza fini di lucro. Cosa comporta questo?

Essenzialmente l'obbligo di iscriversi al "Registro degli Operatori di Comunicazione" (art. 7). L'iscrizione al R.O.C. è equiparata alla registrazione di una testata presso il tribunale, ed è necessaria prima ancora di poter iniziare a pubblicare. Quindi se io pubblicassi nel mio blog un webcomic (!) senza iscrivermi al R.O.C. compirei il reato di stampa clandestina.

Non solo: il disegno di legge prevede (art. 8) che all'attività editoriale svolta su internet si applichino le stesse norme penali relative ai reati a mezzo stampa. Di conseguenza, ciò che fino ad oggi era la semplice espressione di un'opinione personale sul proprio blog potrebbe in futuro diventare reato di diffamazione a mezzo stampa.

"Ma è impossibile -si potrebbe obiettare- che il legislatore voglia imporre una regolamentazione così severa ai semplici blog personali!"
E qui arriva la seconda "gabola". Apparentemente il legislatore esclude espressamente i blog da tutti questi obblighi e da tutte queste responsabilità, ma in realtà non è affatto detto che funzioni così.

L'art. 8 comma 3 stabilisce infatti che "Sono esclusi dall'obbligo dell'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un'organizzazione imprenditoriale del lavoro".
Ma cosa significa "organizzazione imprenditoriale del lavoro"? L'Agenzia delle Entrate non si è ancora pronunciata in modo espresso a riguardo, ma abitualmente comprende qualsiasi attività continuativa che genera introiti.

Ecco quindi che cominciano a delinearsi alcuni possibili scenari:
Chi pubblica annunci pubblicitari (banner) sul proprio blog, compreso il diffusissimo Google AdSense, potrebbe ricadere nell'obbligo di iscriversi al R.O.C. e se non ottempera può incorrere nel reato di stampa clandestina.
Analogamente, chi promuove prodotti (libri, fumetti, automobili, film, computer...) sul proprio sito potrebbe ricadere nell'obbligo di iscriversi al R.O.C. e se non ottempera può incorrere nel reato di stampa clandestina.

In conclusione, viste le norme estremamente vaghe, e l'alto grado di incertezza riguardo alle possibili conseguenze penali di comportamenti diffusissimi e assolutamente normali su internet in tutto il resto del mondo (con la possibile esclusione di qualche paese sottoposto a regimi che non è bene prendere come esempio), se il testo attuale dovesse diventare legge sarebbe facile prevedere la chiusura in massa di molti blog privati (compreso il mio), tanto per non rischiare.

Che tristezza, però.

Per chi vuole approfondire segnalo il testo del disegno di legge e tre articoli:
- Dal blog di Beppe Grillo
- Dal sito di Punto Informatico
- Dal blog di Daniele Minotti

6 commenti:

I V A N ha detto...

Ciao Luca, leggo ora il tuo amaro post.
E' una cosa assurda e deludente.

Luca Bonisoli ha detto...

Già, e che fa tanta rabbia.

Viviana B. ha detto...

Che squallore! Io avevo appreso la notizia da Valeria della Filibusta e da me trovi il piccolo Snoopy scrittore censurato... Non so se la raccolta firme possa servire, ma intanto cerco, come te e come Vale, di spargere la voce. E la conseguente indignazione.
Ciao!

maurizio battista ha detto...

Se vogliono bloccare la libera circolazione di idee, sono sconfitti in partenza.
Ci sono un sacco di trucchi per aggirare il problema. A pagare saranno solo gli utenti comuni. Chi vuole sputtanare questa o quella schifezza italica, il modo lo troverà sempre. Un primo esempio? Se il misterioso Karl Kraffaman, il cui server si trova in corea, e la cui residenza è in Germania, pubblica un video in cui durante una manifestazione italiana, un poliziotto manganella una vecchietta innocente, che gli fanno?
Un nuovo esempio? Se la CNN pubblica sul suo sito lo stesso video, cosa gli fanno? Dicono alla CNN "chiudi altrimenti ti facciamo la multa"? Ma sono o non sono stupidi?

L'unico modo di bloccare gli aspetti di internet per loro fastidiosi, consiste nel togliersi la cravatta, mettere una divisa e agire come dei veri dittatori in stile cinese (con tutti rischi e gli effetti collaterali del caso). Viceversa, è come cercare di svuotare il mare con uno scolapasta.

Viviana B. ha detto...

Passa da me, che c'è un premio che ti aspetta unitamente ad una novità in merito ai blog... ;-)

Luca Bonisoli ha detto...

@Maurizio:
Speriamo, Maurizio, speriamo!

@Viviana:
Ehilà! Grazie! Provvederò a far girare il premio Dardos (anche se a quindici blog non ci arriverò mai... ^__^').
Comunque nelle prossime settimane tieni monitorato il blog, che in uno dei prossimi post pubblicherò qualcosa che ti piacerà... o almeno spero! ^__^