Disegno di Fabrizio De Fabritiis; colori di Michele Nucera
Auto-definitosi "Fumettista Esplosivo", Fabrizio De Fabritiis è uno sceneggiatore e disegnatore difficile da inquadrare e letteralmente impossibile da contenere.
Infatti, insieme alla sua compagna Chiara Mognetti, socia ed editore della Emmetre Service Edizioni, ha rotto tutti gli schemi e sovvertito tutti i luoghi comuni in materia di autoproduzione.
Dicono che pubblicare e distribuire i propri fumetti è economicamente insostenibile? Invece Fabrizio e Chiara hanno trovato la quadratura del cerchio stampando brevi episodi di una singola tavola sulle tovagliette pubblicitarie delle mense!
Dicono che i super-eroi italiani non possono avere successo? Invece Fabrizio ha creato il mito di Capitan Novara (ora chiamato Capitan Nova), che dopo sei anni e mezzo non solo è in perfetta salute, ma continua a crescere!
Dicono che i fumetti di robot giganti post-apocalittici possono farli solo i giapponesi? Invece Fabrizio ha inaugurato con successo la serie di General Varese (e il suo spin-off Romabot Centurion), che strizza l'occhio ai fan dei cartoni animati alla Gundam pur rimanendo saldamente radicato nel Bel Paese!
E' dura portare avanti tutto questo sulle proprie spalle? Certamente, ma Fabrizio e la sua folta chioma (senza dubbio "esplosiva" anche quella) non si fanno certo spaventare!
Fabrizio, cominciamo con la classica domanda di apertura: perchè il fumetto? Cosa ti piace della cosiddetta "nona arte"?
Mi piace raccontare storie e con i fumetti posso farlo sia attraverso le immagini che attraverso le parole!
Come si dice... due piccioni con una sola fava!
Perchè hai scelto la strada dell'autoproduzione invece di seguire il percorso della maggior parte dei fumettisti, che lavorano per editori esterni?
Semplice, perchè non sono mai riuscito a farmi assumere!
Quando mi sono ritrovato nell'avventura di Capitan Nova e co. ho capito che guadagnavo di più a fare fumetti per conto mio e ho smesso di cercare!
Ci guadagno anche in salute, visto che sul lavoro non ho mai sopportato di prendere ordini da chicchessia!
Quando e come è nata l'idea di Capitan Novara, che ora ha cambiato nome in Capitan Nova?
Capitan Novara è nato come personaggio protagonista di una serie a fumetti a “monopagine” sulle tovagliette pubblicitarie della mia agenzia Emmetre Service che, in quel particolare format di nostra invenzione, serviva come intrattenimento agli avventori dei bar, mense e ristoranti che usavano le tovagliette in questione! Ancora oggi le tovagliette continuano a portare il Capitano sotto i piatti degli avventori dei locali, ma in una formula diversa!
Infatti, al personaggio abbiamo dato l'opportunità di crescere e, con il nome di “Capitan Nova”, ora il fumetto si è spostato interamente sul “Capitan Nova Magazine”, rivista semestrale che è il nostro fiore all'occhiello e permette agli appassionati di continuare a seguire le gesta del supereroe italiano più famoso di tutti i tempi!
Preferisci fare lo sceneggiatore, il disegnatore o l'editore?
Nessuno dei tre, ma non so fare altro nella vita e, nella posizione che rivesto ora, ho faccio tutte e tre le cose oppure non campo! Scherzi a parte, adoro il mio lavoro, ma portare avanti tutto l'universo del Capitano è molto faticoso e qualche volta mi ritrovo a chiedermi chi me l'abbia fatto fare. Ma poi gli scoraggiamenti passano quando vedo i bei fumetti che facciamo stampati e i fan soddisfatti!
Se non sbaglio hai sempre scritto tutte le storie dei tuoi fumetti da solo. Ti fideresti mai a lasciare che sia qualcun altro a scrivere le storie dei tuoi personaggi?
Bella domanda che mi permette anche di fare una considerazione al riguardo del carattere dei personaggi! Io penso che ogni autore rivesta il personaggio che crea con qualcosa di suo... in questo senso, il mio Capitan Nova ha qualcosa del mio carattere, ma anche Comandante Italia ha qualcos'altro del mio carattere, fino a prendere in considerazione anche nemici come Rospo Rosso che, nella loro follia e nei loro piani (che i lettori scopriranno in futuro), ha tanto del mio carattere o dei miei pensieri assurdi a riguardo di soluzioni estreme! Ora, cosa succede quando, all'interno di una storia, a muovere il tuo personaggio è qualche altro scrittore? Semplice, che il personaggio non agirà più con quella parte di te che però caratterizzava il suo “pensiero” e il lettore si accorgerà che non sta leggendo lo stesso personaggio!
Questo, ad esempio, mi è capitato più volte leggendo lo stesso personaggio di una serie bonelliana, che però si vedeva agire diversamente, magari anche impercettibilmente, quando a scriverlo non era il suo autore originale!
Naturalmente, non tutti gli autori possono permettersi di seguire tutto (e tra un po' neppure io), ma finchè potrò farlo, cercherò sempre di scrivere io stesso le storie proprio per evitare questo aspetto che snatura il personaggio nel suo carattere!
Il discorso, potrebbe anche estendersi al disegno, perchè ogni personaggio ha delle movenze particolari, ma anche ogni disegnatore ha insito nel suo modo di disegnare delle pose e delle movenze ricorrenti che potrebbero non essere in linea con quelle con cui il personaggio è stato originariamente concepito, ma in linea di massima questo aspetto è meno incisivo della diversità di approccio che invece adotta un altro sceneggiatore.
Escludendo Capitan Nova, a quali dei tuoi personaggi sei più affezionato? Perchè?
Mi metti in difficoltà, un papà dovrebbe avere in considerazione tutti i suoi figli allo stesso modo!
Ma va bene, diciamo che ho in particolare simpatia l'Agente Smithers, l'Uomo in Nero che è sempre preso in situazioni di segretezza e prende le cose così seriamente anche per atteggiarsi al protocollo del perfetto agente della CIA (ma che come ben sa chi segue le avventure di Capita Nova le apparenze ingannano, almeno fisicamente), Comandante Italia per il suo modo di prendere la vita (che vorrei avere più spesso anch'io) e Bart Grave, forse perchè è stato uno dei primissimi personaggi/supereroi che ho creato, e per questo ci sono particolarmente affezionato.
Nei tuoi fumetti compaiono spesso temi legati ad alieni e paranormale. E' solo un espediente narrativo oppure sei davvero appassionato di quegli argomenti?
Sono sicuramente un appassionato di questi argomenti essendo anche stato, in passato, testimone insieme ad un mio amico di un cosiddetto avvistamento “UFO”!
C'è da dire che, oltre ad essere un appassionato di questi argomenti, di cui, tra l'altro, sono anche molto scettico visto che il mio interesse esula dal discorso puramente semplicistico che associa un oggetto non identificato direttamente con un visitatore extraterrestre, li trovo estremamente utili come espedienti narrativi di contorno.
Un altro elemento comune nelle storie di Capitan Nova & Co. sono le scene comiche. Per essere un fumetto famoso, si prende straordinariamente poco sul serio. Oppure invece è proprio questa la sua forza?
Ti posso rispondere che ci sono diversi approcci di lettura per Capitan Nova & Co. e l'ironia di fondo di alcune situazioni è uno degli ingredienti che rendono unico il fumetto!
Ma, per quanto questo possa sembrare presuntuoso, ti rispondo anche che molti abituali lettori di fumetti appassionati non sono “pronti” per dei fumetti come i miei! Paradossalmente, ho notato che alcune sfaccettature nelle storie sono state capite più da chi non è un abituale fruitore di fumetti che piuttosto dagli appassionatissimi che pensano di appartenere ad un'elite controcorrente solo perchè leggono fumetti!
Non lo dico per mancare di rispetto a nessuno, ma è una cosa che noto sempre più spesso nel corso degli anni in cui ho a che fare con questo settore!
D'altronde, solo per fare un esempio, alle fiere continuo a sentire paragonare, da esperti lettori di fumetti e, ahimè, anche da navigati addetti ai lavori, Comandante Italia a Nathan Never, immagino solo per il colore della capigliatura (che pure poco ci azzecca)... ecco, quando sento simili commenti mi domando che ci sto a fare lì in mezzo!
Cosa puoi dirci dei fan di Capitan Nova? Quanto del loro feedback troviamo nel tuo lavoro?
Penso che la cosa influenzi più che altro il mio già alto desiderio di stupire, che mi porta a cercare di trovare sempre situazioni nuove o accattivanti per divertire il lettore, ma più che questo cerco sempre di non farmi influenzare dai fan... se domani, ad esempio, decidessi di far morire Capitan Nova, andando contro ai desideri dei fan, non mi farei alcun problema!
Penso che se uno ha voglia di seguirti lo fa, altrimenti, se le cose che fai non dovessero più piacergli, può sempre non comprare ciò che fai! Logico che se questo ragionamento dovesse estendersi fino a toccare tutti i miei lettori io sarei costretto a cambiare mestiere o a reinventarmi, ma l'evoluzione e il cambiamento sono insiti nella vita, quindi non mi faccio problemi!
Uno dei tuoi progetti più recenti riguarda i supereroi europei "Defenders of Europe". Senza svelare troppo, puoi darci qualche anticipazione su ciò che vedremo in quella serie?
I Defenders of Europe sono un'espansione dell'universo di Capitan Nova e, come è già stato per l'evoluzione del Capitano che ha cambiato costume e nome, anche questa serie rientra nei cambiamenti che andranno a modificare quella specifica parte spazio temporale occupata da Capitan Nova e dai personaggi che gli ruotano intorno. Per quello che riguarda la serie in sé, posso soltanto dire che sia io, che il disegnatore Aurelio Mazzara e il colorista Michele Nucera stiamo cercando di dare un'impronta particolare al tutto cercando di realizzare un bel fumetto di puro intrattenimento!
Nella serie, infatti, inizieremo a vedere la squadra riunita affrontare una minaccia, ma il racconto procederà su due binari temporali differenti che si ricongiungeranno solo alla fine dando il quadro completo del tutto!
Un'anticipazione però la posso dare... nel primo numero vedremo anche nuovi personaggi tra cui un uomo invisibile come “non l'avete mai visto”... in senso letterale!
Ci avviamo alla conclusione: quale titolo daresti alla tua autobiografia?
Devo dirlo? La chiamerei “confessioni di un artista di merda”!
Non perchè mi reputi tale, anche se non credo di essere chissà che artista (che poi artista è anche parola grossa, oggigiorno), ma credo che sarebbe un buon titolo da dare a un'autobiografia così da incuriosire a leggerla!
E' anche il titolo di un romanzo di Philip K. Dick, uno dei miei scrittori preferiti!
Potresti disegnare un tuo ritratto o una tua caricatura per il blog?
Quale meglio della testata del mio blog http://fabriziodefabritiis.blogspot.com/ ?
(NdR: l'immagine all'inizio del post)
Infatti, insieme alla sua compagna Chiara Mognetti, socia ed editore della Emmetre Service Edizioni, ha rotto tutti gli schemi e sovvertito tutti i luoghi comuni in materia di autoproduzione.
Dicono che pubblicare e distribuire i propri fumetti è economicamente insostenibile? Invece Fabrizio e Chiara hanno trovato la quadratura del cerchio stampando brevi episodi di una singola tavola sulle tovagliette pubblicitarie delle mense!
Dicono che i super-eroi italiani non possono avere successo? Invece Fabrizio ha creato il mito di Capitan Novara (ora chiamato Capitan Nova), che dopo sei anni e mezzo non solo è in perfetta salute, ma continua a crescere!
Dicono che i fumetti di robot giganti post-apocalittici possono farli solo i giapponesi? Invece Fabrizio ha inaugurato con successo la serie di General Varese (e il suo spin-off Romabot Centurion), che strizza l'occhio ai fan dei cartoni animati alla Gundam pur rimanendo saldamente radicato nel Bel Paese!
E' dura portare avanti tutto questo sulle proprie spalle? Certamente, ma Fabrizio e la sua folta chioma (senza dubbio "esplosiva" anche quella) non si fanno certo spaventare!
Fabrizio, cominciamo con la classica domanda di apertura: perchè il fumetto? Cosa ti piace della cosiddetta "nona arte"?
Mi piace raccontare storie e con i fumetti posso farlo sia attraverso le immagini che attraverso le parole!
Come si dice... due piccioni con una sola fava!
Perchè hai scelto la strada dell'autoproduzione invece di seguire il percorso della maggior parte dei fumettisti, che lavorano per editori esterni?
Semplice, perchè non sono mai riuscito a farmi assumere!
Quando mi sono ritrovato nell'avventura di Capitan Nova e co. ho capito che guadagnavo di più a fare fumetti per conto mio e ho smesso di cercare!
Ci guadagno anche in salute, visto che sul lavoro non ho mai sopportato di prendere ordini da chicchessia!
Quando e come è nata l'idea di Capitan Novara, che ora ha cambiato nome in Capitan Nova?
Capitan Novara è nato come personaggio protagonista di una serie a fumetti a “monopagine” sulle tovagliette pubblicitarie della mia agenzia Emmetre Service che, in quel particolare format di nostra invenzione, serviva come intrattenimento agli avventori dei bar, mense e ristoranti che usavano le tovagliette in questione! Ancora oggi le tovagliette continuano a portare il Capitano sotto i piatti degli avventori dei locali, ma in una formula diversa!
Infatti, al personaggio abbiamo dato l'opportunità di crescere e, con il nome di “Capitan Nova”, ora il fumetto si è spostato interamente sul “Capitan Nova Magazine”, rivista semestrale che è il nostro fiore all'occhiello e permette agli appassionati di continuare a seguire le gesta del supereroe italiano più famoso di tutti i tempi!
Preferisci fare lo sceneggiatore, il disegnatore o l'editore?
Nessuno dei tre, ma non so fare altro nella vita e, nella posizione che rivesto ora, ho faccio tutte e tre le cose oppure non campo! Scherzi a parte, adoro il mio lavoro, ma portare avanti tutto l'universo del Capitano è molto faticoso e qualche volta mi ritrovo a chiedermi chi me l'abbia fatto fare. Ma poi gli scoraggiamenti passano quando vedo i bei fumetti che facciamo stampati e i fan soddisfatti!
Se non sbaglio hai sempre scritto tutte le storie dei tuoi fumetti da solo. Ti fideresti mai a lasciare che sia qualcun altro a scrivere le storie dei tuoi personaggi?
Bella domanda che mi permette anche di fare una considerazione al riguardo del carattere dei personaggi! Io penso che ogni autore rivesta il personaggio che crea con qualcosa di suo... in questo senso, il mio Capitan Nova ha qualcosa del mio carattere, ma anche Comandante Italia ha qualcos'altro del mio carattere, fino a prendere in considerazione anche nemici come Rospo Rosso che, nella loro follia e nei loro piani (che i lettori scopriranno in futuro), ha tanto del mio carattere o dei miei pensieri assurdi a riguardo di soluzioni estreme! Ora, cosa succede quando, all'interno di una storia, a muovere il tuo personaggio è qualche altro scrittore? Semplice, che il personaggio non agirà più con quella parte di te che però caratterizzava il suo “pensiero” e il lettore si accorgerà che non sta leggendo lo stesso personaggio!
Questo, ad esempio, mi è capitato più volte leggendo lo stesso personaggio di una serie bonelliana, che però si vedeva agire diversamente, magari anche impercettibilmente, quando a scriverlo non era il suo autore originale!
Naturalmente, non tutti gli autori possono permettersi di seguire tutto (e tra un po' neppure io), ma finchè potrò farlo, cercherò sempre di scrivere io stesso le storie proprio per evitare questo aspetto che snatura il personaggio nel suo carattere!
Il discorso, potrebbe anche estendersi al disegno, perchè ogni personaggio ha delle movenze particolari, ma anche ogni disegnatore ha insito nel suo modo di disegnare delle pose e delle movenze ricorrenti che potrebbero non essere in linea con quelle con cui il personaggio è stato originariamente concepito, ma in linea di massima questo aspetto è meno incisivo della diversità di approccio che invece adotta un altro sceneggiatore.
Escludendo Capitan Nova, a quali dei tuoi personaggi sei più affezionato? Perchè?
Mi metti in difficoltà, un papà dovrebbe avere in considerazione tutti i suoi figli allo stesso modo!
Ma va bene, diciamo che ho in particolare simpatia l'Agente Smithers, l'Uomo in Nero che è sempre preso in situazioni di segretezza e prende le cose così seriamente anche per atteggiarsi al protocollo del perfetto agente della CIA (ma che come ben sa chi segue le avventure di Capita Nova le apparenze ingannano, almeno fisicamente), Comandante Italia per il suo modo di prendere la vita (che vorrei avere più spesso anch'io) e Bart Grave, forse perchè è stato uno dei primissimi personaggi/supereroi che ho creato, e per questo ci sono particolarmente affezionato.
Nei tuoi fumetti compaiono spesso temi legati ad alieni e paranormale. E' solo un espediente narrativo oppure sei davvero appassionato di quegli argomenti?
Sono sicuramente un appassionato di questi argomenti essendo anche stato, in passato, testimone insieme ad un mio amico di un cosiddetto avvistamento “UFO”!
C'è da dire che, oltre ad essere un appassionato di questi argomenti, di cui, tra l'altro, sono anche molto scettico visto che il mio interesse esula dal discorso puramente semplicistico che associa un oggetto non identificato direttamente con un visitatore extraterrestre, li trovo estremamente utili come espedienti narrativi di contorno.
Un altro elemento comune nelle storie di Capitan Nova & Co. sono le scene comiche. Per essere un fumetto famoso, si prende straordinariamente poco sul serio. Oppure invece è proprio questa la sua forza?
Ti posso rispondere che ci sono diversi approcci di lettura per Capitan Nova & Co. e l'ironia di fondo di alcune situazioni è uno degli ingredienti che rendono unico il fumetto!
Ma, per quanto questo possa sembrare presuntuoso, ti rispondo anche che molti abituali lettori di fumetti appassionati non sono “pronti” per dei fumetti come i miei! Paradossalmente, ho notato che alcune sfaccettature nelle storie sono state capite più da chi non è un abituale fruitore di fumetti che piuttosto dagli appassionatissimi che pensano di appartenere ad un'elite controcorrente solo perchè leggono fumetti!
Non lo dico per mancare di rispetto a nessuno, ma è una cosa che noto sempre più spesso nel corso degli anni in cui ho a che fare con questo settore!
D'altronde, solo per fare un esempio, alle fiere continuo a sentire paragonare, da esperti lettori di fumetti e, ahimè, anche da navigati addetti ai lavori, Comandante Italia a Nathan Never, immagino solo per il colore della capigliatura (che pure poco ci azzecca)... ecco, quando sento simili commenti mi domando che ci sto a fare lì in mezzo!
Cosa puoi dirci dei fan di Capitan Nova? Quanto del loro feedback troviamo nel tuo lavoro?
Penso che la cosa influenzi più che altro il mio già alto desiderio di stupire, che mi porta a cercare di trovare sempre situazioni nuove o accattivanti per divertire il lettore, ma più che questo cerco sempre di non farmi influenzare dai fan... se domani, ad esempio, decidessi di far morire Capitan Nova, andando contro ai desideri dei fan, non mi farei alcun problema!
Penso che se uno ha voglia di seguirti lo fa, altrimenti, se le cose che fai non dovessero più piacergli, può sempre non comprare ciò che fai! Logico che se questo ragionamento dovesse estendersi fino a toccare tutti i miei lettori io sarei costretto a cambiare mestiere o a reinventarmi, ma l'evoluzione e il cambiamento sono insiti nella vita, quindi non mi faccio problemi!
Uno dei tuoi progetti più recenti riguarda i supereroi europei "Defenders of Europe". Senza svelare troppo, puoi darci qualche anticipazione su ciò che vedremo in quella serie?
I Defenders of Europe sono un'espansione dell'universo di Capitan Nova e, come è già stato per l'evoluzione del Capitano che ha cambiato costume e nome, anche questa serie rientra nei cambiamenti che andranno a modificare quella specifica parte spazio temporale occupata da Capitan Nova e dai personaggi che gli ruotano intorno. Per quello che riguarda la serie in sé, posso soltanto dire che sia io, che il disegnatore Aurelio Mazzara e il colorista Michele Nucera stiamo cercando di dare un'impronta particolare al tutto cercando di realizzare un bel fumetto di puro intrattenimento!
Nella serie, infatti, inizieremo a vedere la squadra riunita affrontare una minaccia, ma il racconto procederà su due binari temporali differenti che si ricongiungeranno solo alla fine dando il quadro completo del tutto!
Un'anticipazione però la posso dare... nel primo numero vedremo anche nuovi personaggi tra cui un uomo invisibile come “non l'avete mai visto”... in senso letterale!
Ci avviamo alla conclusione: quale titolo daresti alla tua autobiografia?
Devo dirlo? La chiamerei “confessioni di un artista di merda”!
Non perchè mi reputi tale, anche se non credo di essere chissà che artista (che poi artista è anche parola grossa, oggigiorno), ma credo che sarebbe un buon titolo da dare a un'autobiografia così da incuriosire a leggerla!
E' anche il titolo di un romanzo di Philip K. Dick, uno dei miei scrittori preferiti!
Potresti disegnare un tuo ritratto o una tua caricatura per il blog?
Quale meglio della testata del mio blog http://fabriziodefabritiis.blogspot.com/ ?
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