venerdì 12 novembre 2010
INTERVISTA A IVAN ANNIBALI
Fiorentino di origini napoletane ribattezzato dal sottoscritto "la Wacom più veloce del west", Ivan Annibali è un artista che conosco da anni e con cui ho avuto il piacere di collaborare più volte. Dei suoi molteplici talenti in campo fumettistico mi limiterò a citarne due: colorista e vignettista umoristico.
Come colorista Ivan è di una rapidità fenomenale, che mi ha tirato fuori dai guai più volte quando le scadenze incombevano e le tavole si accumulavano minacciose sul mio hard disk. Inoltre il suo stile di colorazione personale, pulito e solare, gli ha procurato una collaborazione nientemeno che con Silver (sì, proprio quello di Lupo Alberto!).
Come vignettista Ivan è dotato di umorismo semplice ma non scontato e soprattutto di una rara capacità di sintesi (riuscire a far ridere con un solo disegno non è affatto semplice) che lo rende uno degli artisti più apprezzati del blog satirico Esse - Solo Satira Su Shockdom
Ivan, cominciamo con la mia solita domanda di apertura: perchè il fumetto? Cosa ti piace della cosiddetta "nona arte"?
Luca! La domanda me la dovevi fare quando avevo undici anni e mi regalarono due fumetti che mi folgorarono: Asterix il Gallico e il Barone di Munchausen (due brossurati francesi). Guardavo ogni singola vignetta come per scoprirne tutti gli angoli nascosti. Nello stesso periodo iniziai a comprare il Giornalino dove era presente Toppi con la storia di S.Francesco.
Ovviamente non conoscevo nessuno degli autori però c'era un'alchimia che univa lo stile fresco di Asterix a quello sporco del Barone (di cui non ricordo gli autori purtroppo) e i tratteggi infiniti di Toppi. Quella magia era un campanellino .
Mi stavo innamorando del fumetto e come sai al cuore non si comanda e ad oggi ancora non so "perché il fumetto?" Però sai, .quando è amore è amore!
Quali generi fumettistici preferisci leggere?
Sicuramente quello comico (su tutti Lupo Alberto, le Sturmtruppen, Mafalda, Nilus, Linus, Don Zauker e Luana, Ratman e Arale e Dr Slump di Toriyama), però crescendo i gusti cambiano . Un'estate avevo terminato di divorarmi tutti i fumetti "comici" che avevo a disposizione e presi quelle offertone estive a 3 euro tre fumetti "vecchi" .
Di solito non sono fortunato ma quel giorno comprai la Città di Gimenez un: capolavoro!!! Non era comica ma era bellissima sotto tutti i punti di vista!
E per confermare un amore cieco verso il fumetto, amo i fumetti non comici di Gipi , cioè le sue realissime storie e i fumetti che realizza Mattotti ( penna o colori, sono tutti incredibilmente BElli con la BE maiuscola) .
Come fumettista, quali sono gli artisti che maggiormente ti hanno influenzato?
Dopo aver visto l'amore nei fumetti ovviamente lo volevo provare anche io e con Bonvi e Silver ho iniziato a disegnare anche io.
Avevo il diario di Lupo Alberto, in ogni giorno c'era una vignetta e io cercavo di copiare il Lupo del giorno. Quindi quel segno mi è rimasto come maggior influenza .
Se potessi lavorare ad un qualsiasi fumetto famoso (come disegnatore o come colorista), quale sceglieresti?
Posso con una certa felicità affermare di voler colorare per Silver e ci sono riuscito! Un piccolo sogno realizzato!
Però non miro al fumetto famoso, ho raccolto molte soddisfazioni sui fumetti fatti con persone che come me volevano crescere e mi sono trovato bene. Quindi amo più il "fumetto che diventerà famoso".
Parliamo della tua attività di colorista: com'è iniziata? E' stata una scelta precisa quella di specializzarti nelle tecniche di colorazione digitale oppure è successo per caso?
I colori mi sono sempre piaciuti ma quando frequentavo io la scuola di fumetto non erano previsti.( il modulo di colore "fisico" lo hanno integrato l'anno dopo!!)
Ma in un ambiente frizzante come la scuola di fumetto spesso andavo nelle aule di illustrazione a rubare informazioni e le "covavo".
Poi alla fine del terzo anno con il bravissimo insegnante Simone Peruzzi ho intrapreso lo studio serio della colorazione che continua tutt'oggi.
Preferisci colorare o disegnare? Perchè?
Prima di diventare colorista, anzi quando ero piccolo, leggevo nelle prefazioni dei fumetti Marvel una sfilza di nomi Matite di , Lettering di , Traduzione di , Chine di, Colori di . E mi chiedevo perché tutta questa gente partecipava quando la vera star era il disegnatore. Crescendo mi sono reso conto che ognuno di loro era importante per un fumetto completo e ognuno dava il suo contributo artistico personale.
Uno stesso fumetto inchiostrato da persona differenti prende una vibrazione differente. E a maggior ragione il colore. Quindi mi sono reso conto che il colorista è un autore a tutti gli effetti. Se per esempio un disegnatore disegna un entrata di una caverna il colorista può col colore dagli emotività differenti.
Una frase fatta: i colori freddi suggeriscono ambienti più freddi e quelli caldi ambienti più accoglienti; i forti contrasti creano tensioni ; i colori seppia suggeriscono tempi passati , ecc...
Mi spiego meglio: se da quella caverna escono caldi bagliori rossi e gialli, il lettore immaginerà della lava o un ambiente caldo. Se invece ci saranno sulle rocce riflessi ovaloidi azzurri verrà suggerita un idea di caverna con degli specchi d'acqua. Insomma i colori arricchiscono il bel disegno che acquista più phatos.
Passiamo ora alle tue vignette: Come nascono? Da dove prendi l'ispirazione?
Alcune vignette nascono da vita vissuta come quelle di Arount a Pub, altre da immagini che passano nella mia mente in modo del tutto casuale, ci rido sopra io e cerco di buttarle su carta per condividere il sorriso con altri. Ho centinaia di foglietti di appunti con delle vignette che non ho ancora realizzato . I tempo è tirannissimo!!
Nella tua produzione sono presenti sia strisce con personaggi inventati da te (Around a Pub), sia vignette satiriche incentrate su persone reali. Trovi più facile lavorare su personaggi inventati oppure su persone reali?
Spesso mi capita di usare personaggi inventati perché non rischi una querela e a volte il mio "iumor" puo' essere offensivo . Quindi di solito preferisco prendermela con personaggi inventati . L'odio per il Natale mi ha fornito un ottimo bersaglio in quel ciccione storidito di Babbo Natale .
Tra i personaggi che hai inventato, ce n'è uno a cui sei particolarmente affezionato? Perchè?
Non ho particolare affezione ad un personaggio, forse perche' in qualche maniera rispecchiano dei momenti di vita che a volte pasanoe non mi appartengono piu'..... oppure perchè in modo molto "jazzistico" mi piace pensare di non fermarmi mai su un disegno/personaggio proprio per realizzarne altri e scoprire altri personaggi.
Qual è la difficoltà maggiore nel fare una buona vignetta?
Il tempo ...
Facciamo un gioco: quale titolo daresti alla tua autobiografia?
Mi dedico al disegno ma non è colpa mia .
Disegneresti un ritratto o una caricatura di te stesso per il blog?
Ne ho fatta una tempo fa che secondo me mi rappresenta bene fisicamente, mentalmente e come intenti (NdR: vedi l'immagine all'inizio del post).
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