
Per poter descrivere rapidamente lo stato di un Paese sono necessari indici "di sintesi", cioè
indici che in una sola cifra forniscono informazioni di carattere generale. L'esempio più famoso in questo senso è il
PIL (Prodotto Interno Lordo) che rappresenta il valore complessivo dei beni e servizi prodotti all'interno di un Paese in un certo intervallo di tempo (solitamente un anno) e destinati ad usi finali. Il punto di forza di questi indicatori (cioè l'estrema sinteticità) costituisce tuttavia anche la loro
maggiore debolezza, poichè si prestano ad essere
male interpretati. Il PIL, infatti, è generalmente utilizzato come indicatore del benessere e dello sviluppo della popolazione, anche se di fatto tale utilizzo è
improprio e fuorviante...
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2 commenti:
Quant'è vero.
Il PIL misura la ricchezza prodotta, ma nei telegiornali lo si sente usare come sinonimo di ricchezza generica o addirittura con il sottinteso che un popolo che produce di più è più felice, relazione che esiste solo fino ad un certo punto. :(
Ehilà, Mattia!
Grazie di aver lasciato un commento. E' sempre interessante leggere l'opinione di una persona competente in materia!
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